10/02/2017 – Pubblico impiego, sulla produttività decideranno i contratti – Rinviati i correttivi su partecipate, assenteisti e sanità

Pubblico impiego, sulla produttività decideranno i contratti – Rinviati i correttivi su partecipate, assenteisti e sanità

di Gianni Trovati

 

Nelle ultime versioni del decreto sul pubblico impiego scompaiono anche le ultime percentuali per guidare la distribuzione dei premi di produttività ai dipendenti. L’ultima bozza, che sarà nei prossimi giorni al centro dei confronti sindacali prima di sbarcare in consiglio dei ministri per il via libera preliminare, si chiede solo di assicurare una distribuzione differenziata dei premi, ma senza imporre di concentrare il 50% delle risorse sul 25% dei dipendenti. Sempre sul tema produttività, viene cancellata l’idea di ridurre i fondi accessori nelle amministrazioni che registrano tassi di assenza superiori alle medie di settore o particolarmente concentrate nei periodi “strategici” vicini al fine settimana o ai picchi nell’erogazione dei servizi. In questi casi, occorrerà solo evitare aumenti dei fondi.

Entrambe le materie vengono comunque lasciate ai contratti nazionali, nell’ottica di redistribuire i pesi fra legge e contratti in senso contrario alla legificazione prevista senza troppo successo dalla legge Brunetta. La bozza sarà nei prossimi giorni al centro del confronto ufficiale con i sindacati, per l’ultimo passaggio prima del via libera preliminare del consiglio dei ministri.

Sempre alla settimana prossima è invece slittato l’arrivo in consiglio dei ministri dei tre decreti correttivi su partecipate, anti-assenteismo e direttori sanitari. A determinare il rinvio è soprattutto l’ingorgo tecnico determinato dall’ultimo miglio del testo unico del pubblico impiego: ancora da limare, però, è anche l’intesa con le Regioni sulle nomine dei direttori sanitari

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