09/03/2019 – ho fatto un sogno

HO FATTO UN SOGNO

Questa notte ho fatto un sogno:

Ero seduto su una bella poltrona antica di cuoio marrone scuro, in un’ampio salone con la volta affrescata, con tavolini in mogano intarsiati in avorio appoggiati alle pareti, ciascuno sormontato da uno specchio antico contornato da stucchi dorati.

In uno di questi tavolini era appoggiato un calendario da tavolo con la data dell’8 Gennaio 2019 cerchiata in pennarello rosso.

Davanti a me c’era un grande tavolo ovale, anch’esso in mogano, attorno al quale erano sedute quattordici persone dall’aria molto distinta, in maggioranza uomini in età matura, tutti vestiti come me con un pesante mantello in velluto nero su cui spiccava una larga collana dorata con appesa una grossa medaglia.

Un orologio a pendolo di modello inglese in un angolo della sala segnava mezzogiorno.

La persona seduta accanto a me stava parlando:

“Signori, abbiamo sentito l’Avvocato di Stato, e mi pare che egli abbia ragione quando afferma, ad esempio, che non abbia alcun senso sostenere, come fanno i ricorrenti, che l’indipendenza del Segretario sarebbe minacciata dal fatto che il Sindaco può non confermarlo all’inizio del suo mandato. Quale minaccia all’indipendenza del Segretario può esserci infatti durante tutto il corso del mandato sindacale se l’unico momento in cui si può revocare l’incarico al Segretario è l’inizio del mandato? Come può il Sindaco minare l’indipendenza del Segretario, minacciandolo di mandarlo via se non seguirà i suoi indirizzi, se l’unico modo per potersene liberare sarebbe quello di dimettersi, consentendo così eventualmente solo al nuovo Sindaco di decidere di liberarsene?”.

A quel punto sento intervenire una distinta signora seduta dall’altro lato del tavolo:

“Caro professor Verdi, forse hai ragione, ma non hai pensato che vi possono essere anche molti altri modi per minacciare l’indipendenza del Segretario? Un Sindaco, ad esempio, può ricandidarsi ed essere rieletto dopo la scadenza naturale del primo mandato, e questo accade spesso soprattutto nei piccoli Comuni, dove addirittura si può svolgere un terzo mandato. Oppure può essere eletto un Sindaco diverso, ma appartenente alla coalizione uscente, ove, ad esempio, il Sindaco uscente potrà svolgere le funzioni di Vice Sindaco o Assessore. In questi casi è lecito ipotizzare, almeno in astratto, che il Sindaco in carica possa fare pressioni sul Segretario, paventandogli una non conferma in caso di sua rielezione, o anche solo in caso di riconferma della sua compagine politica”.

Dopo una breve pausa di riflessione, sento nel sogno il professor Verdi replicare:

“Cara professoressa Bianchi, tu hai ragione, ma parliamoci chiaro: se anche accadesse quello che tu paventi, cosa rischierebbe, in concreto, il Segretario che non venisse confermato? Non viene licenziato, finisce in disponibilità e continua a percepire lo stipendio pieno, si riposa in attesa di trovarsi un nuovo incarico, cosa oggi semplicissima, visto l’enorme numero di sedi di segreteria vacanti.

Cara professoressa e cari colleghi, datemi ascolto, i Sindaci hanno già tanti problemi nel gestire la vita quotidiana dei Comuni, lasciamogli almeno questo piccola soddisfazione di scegliersi il Segretario che preferiscono; per le motivazioni della pronuncia non preoccupatevi, ci penserò io a scrivere una sentenza che risulti chiara e comprensibile a tutti”.

Il mio sogno dopo questo dialogo è proseguito in un altro luogo.

Sono il cameriere di un bel ristorante del centro di Roma, la sera di San Valentino: luci soffuse, candele rosse accese sui piccoli tavoli, quasi tutti apparecchiati per due persone.

Mi avvicino ad un tavolo al quale è seduta una coppia molto distinta, riconosco che l’uomo a cui sto versando un calice di spumante in accompagnamento del dessert è il professor Verdi.

Sento la signora della coppia dire al marito:

“Caro, com’è poi andata la vicenda dei Segretari? Questa mattina scorrevo le vostre ultime pronunce pubblicate è non ho trovato ancora nulla del ricorso di cui mi hai parlato qualche settimana fa. Non l’avevano assegnata a te la relazione? Lo sai che il Presidente ci tiene molto a chè ogni decisione venga pubblicata non oltre due mesi dall’udienza di discussione. Il termine sta quasi per scadere e ancora non hai scritto nulla?”.

Vedo il professor Verdi trasalire.

“Tesoro, ma lo sai che me ne ero completamente dimenticato? Il giorno della discussione ho passato tutto il fascicolo al mio assistente, sai, quell’ottimo giovane che si è laureato qualche mese fa, il dottor Rossi, il figlio del Sindaco del Comune di Villabella. Gli avevo detto di provare a riassumere un po’ tutta la questione e di prepararmi una bozza di pronuncia di inammissibilità al ricorso, dopodichè mi sono completamente dimenticato della vicenda, e lui non me ne ha più parlato. Meno male che mi hai ricordato tu la questione: domani mattina lo chiamo e gli dico di sbrigarsi a consegnarmi il lavoro.”

A questo punto suona la sveglia, il sogno svanisce, devo alzarmi per andare al lavoro.

Questa mattina devo andare al Comune di Casanuova, devo vedermi con il commissario prefettizio che si è insediato due mesi fa dopo che il Sindaco è stato sfiduciato dal Consiglio Comunale; ieri mi ha chiamato e mi ha detto che deve parlarmi di persona. Ci vediamo già spessissimo, faccio sempre per bene tutto quello che mi ordina, chissà cosa vorrà da me anche oggi?

Si precisa che ogni riferimento a fatti realmente accaduti e/o a persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.

Alberto Cane, Segretario Comunale.

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