03/01/2023 – Legge di Bilancio 2023: le misure in vigore dal 1° gennaio

Vediamo allora quali saranno le misure che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2023.

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Misure 1° gennaio Legge di Bilancio 2023: ecco quali saranno

Col via libera del Senato, è stata approvata ufficialmente la Legge di Bilancio 2023.

Ecco le misure che entreranno in vigore a partire da domenica 1° gennaio.

Tetto al contante

Nonostante le diverse peripezie e i diversi cambiamenti in corsa, a partire dal 1° gennaio, il tetto al contante salirà da 1000 a 5000 euro.

Taglio del cuneo fiscale

Il 1° gennaio 2023 entreranno in vigore le nuove regole sul taglio del cuneo fiscale.

Si tratta dell’esonero contributivo del 2% per i redditi fino a 35’000 euro e del 3% per i redditi fino a 25’000 euro.

La riduzione del cuneo fiscale sarà a beneficio di tutti i lavoratori.

Taglio dell’Iva

Come già annunciato, ci sarà il taglio dell’Iva per alcune categorie di prodotti, ovvero quelli relativi all’igiene femminile e alcuni prodotti per bambini.

L’Iva passerà al 5% per assorbenti e tampo

L’Iva si abbasserà anche per diversi prodotti per bambini, come:

  • Latte in polvere e liquido, per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini nella prima infanzia;
  • Preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole ed estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini;
  • Pannolini per bambini;
  • Seggiolini da installare sugli autoveicoli.

Bonus mobili

Per il 2023, è prevista la proroga della misura, per tutto l’anno.

Ma non solo, perché è previsto anche un innalzamento del Bonus mobili da 5000 euro a 8000 euro. Si tratta, come sempre, della detrazione prevista per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (non inferiori alle classi indicate dalla misura).

Pensioni

Uno degli interventi più importanti di questa Legge di Bilancio è sicuramente sul tema delle pensioni.

Dal primo gennaio entrerà in vigore Quota 103, che prevede la possibilità di andare in pensione, per tutti i lavoratori con 62 anni d’età e 41 anni di contributi. Nonostante ciò, si potrà usufruire del diritto alla pensione anticipata, anche dopo il 31 dicembre 2022.

Cambia anche Opzione Donna, che viene prorogata, ma con alcune restrizioni importanti.

Dal 2023, potranno usufruire di questa misura le lavoratrici che hanno raggiunto i 60 anni d’età e che rispettano uno dei seguenti requisiti:

  • Assistenza coniuge o parente di primo grado convivente con handicap grave;
  • Possesso di un’invalidità civile uguale o superiore al 74%;
  • Essere lavoratrici licenziate o dipendenti di imprese per le quali è attivo un tavolo per la gestione della crisi aziendale.

Il limite scende a 59 anni in presenza di un figlio e a 58 anni in presenza di due o più figli

Assegno unico per le famiglie

Dal 1° gennaio 2023, è previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore ad un anno. Ma anche in caso figli con età compresa tra un anno e tre anni, per i nuclei famigliari con più figli e un Isee inferiore ai 40’000 euro.

È stata prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli.

Qui potrete trovare il testo completo della Legge di Bilancio 2023.

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