03/01/2019 – Graduatorie, proroga allargata  

Graduatorie, proroga allargata  

di FRANCESCO CERISANO – Italia Oggi del 02 Gennaio 2019

La proroga delle graduatorie allarga i confini e torna indietro nel tempo fino al 2010, salvando così molti idonei «storici» della p.a. che da anni attendono di essere immessi in ruolo. Ma per poter sperare di essere ripescati, i soggetti inseriti nelle graduatorie più risalenti (dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013) dovranno obbligatoriamente frequentare corsi di formazione e aggiornamento e superare un esame-colloquio volto a verificare «la perdurante idoneità». In poche parole, dovranno dimostrare di non aver smarrito col passare del tempo quel patrimonio di conoscenze e preparazione che ha consentito loro di vincere il concorso anni addietro.

Rispetto alle prime versioni della Manovra che mettevano in sicurezza solo le graduatorie approvate dal 2014 in avanti, il testo finale del maxiemendamento del governo, approvato prima dal senato e poi in terza lettura dalla camera, viene parzialmente incontro alle richieste del popolo degli idonei (stimato in 150 mila unità), salvando anche le graduatorie più vecchie. Ma, come più volte auspicato dal ministro della Funzione pubblica, Giulia Bongiorno, questo slittamento non sarà fine a se stesso. La proroga dovrà essere funzionale al rinnovamento e al ricambio generazionale nella p.a. e per questo l’ accertamento della preparazione degli idonei sarà essenziale. Soprattutto quando, come nel caso delle graduatorie del 2010, sono trascorsi molti anni dal concorso.

La Manovra (legge 30 dicembre 2018 n. 145, pubblicata sul Supplemento ordinario n. 62 alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31/12/2018) stabilisce la regola (che però si applicherà solo per il futuro e cioè per le graduatorie dei concorsi banditi successivamente al 1° gennaio 2019) secondo cui le graduatorie devono essere utilizzate «esclusivamente per la copertura dei posti messi a concorso». «Per il futuro chi vince vince, chi non vince non vince», aveva detto a fine dicembre il ministro Bongiorno, rispondendo a un’ interrogazione alla camera (si veda ItaliaOggi del 20/12/2018) e la legge di Bilancio recepisce il principio all’ art. 1, comma 361. Inoltre, viene stabilito il ripristino «graduale» della durata triennale delle graduatorie, attraverso una scansione temporale precisa. Le graduatorie più vecchie (approvate dal 1° gennaio 2010 al 31 dicembre 2013) saranno valide fino al 30 settembre 2019 e, come detto, potranno essere utilizzate solo alle condizioni viste sopra (corsi di formazione+esame).

Nessuna condizione di validità è invece prevista per le altre graduatorie, la cui validità sarà estesa come segue: – la validità delle graduatorie approvate nel 2014 è prorogata al 30 settembre 2019; – la validità delle graduatorie approvate nel 2015 slitta al 31 marzo 2020; – la validità delle graduatorie approvate nel 2016 è estesa fino al 30 settembre 2020; – la validità delle graduatorie approvate nel 2017 è estesa fino al 31 marzo 2021; – la validità delle graduatorie approvate nel 2018 è estesa fino al 31 dicembre 2021; – la validità delle graduatorie che saranno approvate nel 2019 avrà durata triennale decorrente dal giorno di approvazione di ciascuna graduatoria.

Dal 1° gennaio 2019 i nuovi statali assunti saranno scelti sulla base di concorsi unici in relazione a figure professionali omogenee. I concorsi unici saranno organizzati dalla Funzione pubblica con modalità semplificate, sulla base dei piani di fabbisogno trasmessi dalle amministrazioni. I concorsi dovranno essere espletati entro fine febbraio 2019 e saranno in deroga alle procedure di mobilità tra enti.

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