01/09/2021 – Come avverrà la transizione digitale della Pubblica amministrazione?

Uno degli obiettivi principali del governo Draghi è la transizione digitale della Pubblica amministrazione. Vediamo come avverrà.


La transizione digitale della Pubblica amministrazione è stata, fin da subito, uno degli obiettivi principali del governo Draghi. L’obiettivo, infatti, è quello di accorciare le distanze tra cittadini, aziende e amministrazioni, rendendo i servizi più digitalizzati e semplici da utilizzare.

Vediamo allora come avverrà la transizione digitale della Pubblica amministrazione.

Transizione digitale Pubblica amministrazione: gli obiettivi del governo Draghi

Alla formazione del governo Draghi, a febbraio 2021, è stato nominato il Ministro senza portafoglio per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

Tra le prime azioni del nuovo Governo, troviamo il decreto-legge n.22 del primo marzo 2021, che interviene sulle funzioni del Governo in materia di innovazione tecnologica e transizione digitale.

Tra gli obiettivi abbiamo:

  • Una strategia per la banda larga;
  • La digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese;
  • Le infrastrutture digitali materiali e immateriali.

La transizione digitale della Pubblica amministrazione è presente anche tra i punti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

Nel piano troviamo la missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, che ha come obiettivo principale:

“l’innovazione del Paese in chiave digitale, grazie alla quale innescare un vero e proprio cambiamento strutturale”.

Si punta alla digitalizzazione e alla modernizzazione della Pubblica amministrazione, con una relativa innovazione organizzativa della giustizia.

Transizione digitale Pubblica amministrazione: come avverrà la digitalizzazione nella PA

Come detto, tra le priorità del governo c’è proprio la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, in coerenza con le ambizioni del EU Digital Compass 2030.

Tra le iniziative proposte ci sono l’istituzione della banda ultra-larga, il Cloud PA, l’identità e il domicilio digitale, l’interoperabilità dei dati per i servizi online indirizzati ai cittadini e delle piattaforme di notifica digitale e cybersecurity.

Nell’audizione del Ministro Colao, svoltasi il 18 marzo 2021, sono stati elencati i punti principali che guideranno la strategia di transizione digitale:

  • Ammodernamento delle infrastrutture su tutto il territorio nazionale;
  • Sfruttamento del cloud computing;
  • Utilizzo dei dati della Pubblica amministrazione;
  • Avanzamento della cyber-sicurezza.

In materia di transizione digitale della Pubblica amministrazione, sono stati stanziati circa 8 miliardi di euro, da suddividere in tre gruppi di investimenti:

  • Per le infrastrutture digitali e cybersecurity, per puntare alla realizzazione di un data center del Ministero dell’Interno e per il potenziamento delle reti di connettività delle strutture operatrici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
  • Investimenti in dotazioni infrastrutturali, così da garantire la condivisione e la rete di informazioni nelle PA, includendo anche interventi per i processi di digitalizzazione degli archivi e del patrimonio di dati;
  • Per investimento relativi allo sviluppo di servizi digitali per cittadini e imprese, come il progetto Italia Cashless, messo a punto per incentivare l’uso di metodi di pagamento tracciabili.

Tutti i vantaggi relativi della digitalizzazione

Il processo di digitalizzazione della PA non può che portare a diversi vantaggi, sia per le istituzioni che per i cittadini.

Digitalizzare porta ad un incremento dell’efficienza e della trasparenza, due elementi essenziali per il corretto funzionamento della Pubblica amministrazione.

L’obiettivo più grande sarà sicuramente fare in modo che l’intera popolazione abbia abbastanza competenze digitali per poter fruire dei servizi della Pubblica amministrazione, senza alcuna distinzione di età o di mezzi.

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