Ormai immersi in una condizione di afasia totale, UNSCP ed il suo segretario nazionale hanno cessato totalmente di dare segni di vita su questa vicenda che resta crucialissima per il nostro presente ed il nostro futuro.
Il segretario è stato abolito. Oliveri stila un referto allarmante… O forse anche di più. Parla senza mezzi termini di figura “mostro” a proposito del “dirigente apicale”. E, a mio avviso, non ha neppure ben approfondito le contraddizioni interne della figura che non sono per nulla inferiori a quelle “esterne” che pure egli ha adeguatamente illustrato.
Oliveri è un commentatore autorevole, documentato e molto acuto nelle sue analisi.
Cosa farà UNSCP? Guarderà ancora una volta dall’altra parte? Fingerà di non aver visto; di non aver letto; di non aver saputo?
Siamo ai titoli di coda ormai. La liquidazione della categoria trascina con se la liquidazione del sindacato che – come spesso capita agli incauti nella Storia – vede realizzarsi il suo programma nel momento stesso in cui si realizza la sua dissoluzione.
Possibile che, per costoro, tutto vada avanti come se nulla fosse? Possibile che Oliveri legga nel DDL quello che UNSCP non riesce neppure a supporre?
Occorrerebbe fare il punto della situazione.
Occorrerebbe dare indicazioni almeno in vista dei decreti attuativi.
Quale “piattaforma” – se ne ha una – presenterà il Sindacato? Aspetterà che il destino si compia una volta ancora? Accetterà supinamente quello che presenterà il governo?
Immagina di approntare almeno qualche soluzione di contenimento o attende fatalisticamente che questa discesa agli inferi prosegua senza freni sino all’ultimo girone?
