🇮🇹 25 Aprile 1945 🇮🇹 – Muoio contento per essermi sacrificato per un’idea di libertà che ho sempre tanto auspicata.

Liana amatissima, mia gioia, mia a vita,

 c’è una grande sete nel mio cuore, in questo momento, e una grande serenità. Non ti vedrò piú Liana, mi hanno preso, mi fucileranno.

Scrivo queste parole sereno d’animo, e col cuore spezzato nel medesimo tempo per il dolore che proverai.

Ti ho detto stassera prima di partire: Liana, io ho tanta voglia di riposare vicino a te, io riposerò vicino a te, sulla tua spalla, nel tuo animo, ogni notte per tutta l’eternità.

Mio bene, tanto cara, ho mille scuse da chiederti per le gentilezze che non ho avuto per te, che meriti tanto per tutto…

Pino è stato pure preso e fucilato prima di me. Prega per noi due amici uniti anche nella morte.

E’ morto con dignità e mi ha salutato con uno sguardo in cui era tutta la sua vita. Spero di morire anch’io, di fare il grande viaggio, serenamente. La mia ultima parola sarà il tuo nome, il nome che è inciso sulla fede che ti mando. Tu parlerai alla mamma mia, tu la consolerai se sarà possibile, povera vecchia: povera cara mamma!

E la zia e il fratello Luigino; a Marietta dirai che il mio affetto di fratello ingigantisce in questo momento. Consolatevi: la vita ha di queste improvvise rotture. I tuoi di Modena, la mamma, il babbone, la Cesira in modo particolare, Tonino, Margherita mi sono tutti presenti. Di’ a Tommaso che sarà come se fossi presente al Battesimo del suo piccolo. Ricordatemi al caro Rino…

Vieni soltanto di tanto in tanto sulla mia tomba a portarvi uno di quei mazzettini di fiori campestri che tu sapevi cosi bene combinare. Addio, debbo salutarti, cara e tanto amata: non m’importa di perdere la vita perché ho avuto il tuo amore prezioso per quasi tre anni ed è stato un grande dono. Muoio contento per essermi sacrificato per un’idea di libertà che ho sempre tanto auspicata.

Metto la mia firma e sulla fede i miei ultimi baci.

Tuo per sempre

Giovanni  

La sera del 26 aprile 1945, al termine di un azione contro le SS, GiovanBattista Vighenzi viene catturato dai tedeschi mentre si sta recando a Rovato per chiedere rinforzi. Interrogato e torturato per tutta la notte, il mattino seguente è condotto a Corneto e fucilato assieme ai compagni di lotta Andreis Luigi Mario, Caravello Giuseppe, Ceretti Giovanni, Felappi Pietro Giovanni, Franchini Angelo, Lumini Gaetano Mirino Carlo, Malvezzi Giuseppe, Pezzotti Giovanni Luigi e Tiego Enea Olivo Gastone. Alla sua memoria è stata assegnata la croce di guerra al valor militare.

 

 

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