Tratto da: leautonomie.it

di Arturo Bianco

Con il contratto del triennio 2022/2024 sarà prorogata a tutto il 2026 la possibilità di effettuare le progressioni verticali in deroga previste dall’articolo 13 del CCNL 16 novembre 2022.

Questo istituto si aggiunge alle progressioni verticali ordinarie previste dall’articolo 52 del d.lgs. n. 165/2001, nel testo da ultimo modificato dal d.l. n. 80/2021.

Utili indicazioni operative ci arrivano dal quaderno dell’Anci, che riassume il costo che gli enti devono prevedere nella programmazione del fabbisogno: dall’area degli operatori a quella degli operatori esperti euro 821,48; dall’area degli operatori esperti a quella degli istruttori euro 2,562,21; dall’area degli istruttori a quella dei funzionari euro 1978,42.

I due istituti differiscono per il bilanciamento con le assunzioni dall’esterno, per i requisiti di accesso, per  le relazioni sindacali e per le modalità di svolgimento delle selezioni.

Se quelle in deroga sono finanziate nel tetto dello 0,55% del monte salari 2018 possono essere effettuate anche se non sono bilanciate con assunzioni dall’esterno in numero almeno eguale.

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