27/07/2018 – Impianti sportivi: rivive il fantasma dell’affidamento “preferenziale” alle società sportive

Impianti sportivi: rivive il fantasma dell’affidamento “preferenziale” alle società sportive

L. Oliveri (La Gazzetta degli Enti Locali 27/7/2018)

“L’articolo 13 del d.l. 87/2018, altrimenti noto come “Decreto Dignità”, ritorna per l’ennesima volta sull’affidamento degli impianti sportivi alle società sportive.

Si tratta della seconda operazione che resuscita una norma “morta”, qual è in effetti l’articolo 90, commi 24, 25, della legge 289/2002…

Insomma, leggere l’articolo 90, comma 25, come disposizione che consente l’affidamento diretto alle associazioni sportive degli appalti di gestione degli impianti sportivi è una forzatura molto evidente.

Non c’è dubbio che sul piano fattuale saranno le associazioni sportive radicate nel territorio dello specifico comune quelle maggiormente spinte a provare a gestire l’impianto sportivo. Non è, comunque, detto che questo sia inevitabile.

Nel caso di impianti di piccole dimensioni con valori complessivi al di sotto della soglia comunitaria, come del resto ricorda l’ANAC, potranno applicarsi le regole specifiche dell’articolo 36 del codice dei contratti.

Non resta, quindi, che concludere che la “via preferenziale” di cui parla l’articolo 90 della legge 289/2002 è sostanzialmente un fantasma, una norma solo formalmente vigente, ma applicabile eventualmente solo nei limiti in cui il criterio di gara dell’offerta economicamente più vantaggiosa possa valorizzare lo status di associazione sportiva dilettantistica, per altro non tanto in sé, quanto come funzionale ad un progetto di valorizzazione dello sport e della gestione degli impianti anche patrimoniale. Una sorta di pietra filosofale.”

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