E’ quanto scrive la Sezione delle Autonomie della Corte dei conti nel presentare le “Linee di indirizzo per i controlli interni durante l’emergenza da Covid-19”, approvate con delibera n. 18/2020/INPR e dedicate “agli amministratori pubblici in quanto responsabili del proprio sistema di controllo interno, a tutti gli organi di controllo interno e, in particolare, a quelli di revisione economico-finanziario degli enti territoriali, nonché ai collegi sindacali degli enti del SSN”, nella convinzione che “Per affrontare la complessità, l’estensione e le criticità di tale situazione emergenziale, un contributo significativo può essere fornito dal sistema di controllo interno di ciascuna Amministrazione”.
In questo contesto, che ha finito per alterare tutti i processi di gestione del rischio esistenti, le varie componenti del sistema integrato di controllo interno sono chiamate a non affidarsi esclusivamente ai principi anteriormente vigenti e alle prassi, ma dovranno “modificare sostanzialmente l’approccio ai controlli sotto svariati profili, al fine di operare in modo efficace e rispondere tempestivamente alle emergenze attuali e future”, dotandosi anche di adeguati strumenti (organizzativi, informatici e metodologici).
Pur dovendo essere adattati dalle strutture di controllo interno allo specifico ambito dell’organizzazione presso cui operano, questi orientamenti mirano a fornire alcuni alert su aree o aspetti significativi, prendendo in considerazione tutte le tipologie di controllo interno: di regolarità amministrativa e contabile; di gestione; strategico; degli equilibri finanziari; sugli organismi gestionali esterni e sulle società partecipate non quotate; della qualità dei servizi.
Corte dei conti – Ufficio stampa