28/02/2018 – Un’Italia silenziosa e laboriosa che ancora esiste

Un’Italia silenziosa e laboriosa che ancora esiste

 

“In questi giorni ho visto ed ho saputo di lavoratori di questo bistrattatissimo mondo degli enti locali prodigarsi per fronteggiare, quasi sempre senza mezzi adeguati, l’intemperia provocata dal Burian. In molti casi si è trattato di prestazioni rese oltre l’orario di lavoro, in orario notturno o festivo. In altri, addirittura, di prestazioni rese in maniera praticamente volontaria perché i fondi per il lavoro straordinario sono insufficienti. Perché così si lavora spesso negli enti minori. Accanto a loro vanno certamente menzionati anche tanti amministratori di piccoli comuni che, del tutto gratuitamente, si sono rimboccati le maniche, per assicurare ad anziani e malati l’assistenza di cui avevano bisogno e per raggiungere le frazioni isolate. Nei salotti televisivi fanno notizia i treni che si fermano o la Sindaca di Roma in trasferta in Messico o tracimano le chiacchiere infinite sulla “capitale” in cui la neve diventa happening. Non meritano la ribalta costoro. E’ un’Italia silenziosa e laboriosa che, grazie a Dio, ancora esiste. Tra qualche mese o anche domani magari potrà capitare anche che qualcuno di questi che si sono così lodevolmente distinti potrà inciampare in un peccato veniale (magari una furtiva presenza al bar durante l’orario di lavoro o la forzatura di qualche procedura), allora il Paese del “moralismo immorale” si accorgerà di loro e sarà gara a scagliare la prima pietra.”

 

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