22/10/2018 – La buona fede e l’integrale riversamento delle somme incassate «assolve» l’agente contabile

La buona fede e l’integrale riversamento delle somme incassate «assolve» l’agente contabile

di Carmelo Battaglia e Domenico D’Agostino

QUI la sentenza n. 117/2018 della Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la regione Abruzzo

“Con la sentenza n. 117/2018 la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la regione Abruzzo, ha stabilito che, pur in presenza di irregolarità nell’incasso di somme di competenza di una Pubblica Amministrazione, qualora l’irregolarità dei conti sia da ascrivere a condotta di buona fede da parte dell’agente contabile e sia intervenuto, nel frattempo, e comunque prima della pronuncia del giudizio, l’integrale riversamento delle somme indebitamente trattenute, il giudizio si chiude con una pronuncia di discarico in favore dell’agente contabile.

Preliminarmente, la Corte chiarisce che, per giurisprudenza consolidata, la mancanza di provvedimento di nomina o di formale investitura dell’agente contabile non esonera dalla sottoposizione al giudizio di conto (e, quindi, dalla presentazione del conto giudiziale), applicabile finanche a coloro i quali si siano “ingeriti”, lecitamente o meno, in una gestione altrui o in una gestione in via di fatto.”

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