È sulla base di questi numeri, presentati ieri a Roma con il quinto rapporto di Anci e Ifel sugli organici dei Comuni, che gli amministratori locali tornano a chiedere di «superare subito il blocco del turn over», e di tornare alla prospettiva disegnata dal decreto Madia del 2014, e poi cancellata dalla manovra, che avrebbe alzato progressivamente gli spazi assunzionali fino a tornare alla parità fra uscite ed entrate dal 2018 (e già dal 2015 per gli enti con la spesa di personale più bassa. «Un dato più di altri mostra la gravità del problema – sostiene Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e vicepresidente Anci con delega al personale -: ha più di 50 anni il 61,3% dei dipendenti e il 76,6% dei dirigenti. Numeri di questo tipo, per il personale peggio pagato della Pa e demotivato da sette anni di blocco contrattuale, fanno male alla qualità dei servizi e ai giovani che hanno vinto un concorso e rimangono in attesa».