16/05/2020 – Si parla tanto di “burocrazia” e della rilevanza strategica dei “capi di gabinetto”…

Si parla tanto di “burocrazia” e della rilevanza strategica dei “capi di gabinetto”…
Nello straparlare di “burocrazia” come fonte e soprattutto scusa del malgoverno, spesso chi spara a proposito sull’apparato cita, invece, i “capi di gabinetto” come baluardi della managerialità e della cultura.
E non dice, però, che i capi di gabinetto sono incaricati per via fiduciaria dalla politica. E che i capi di gabinetto contribuiscono alla determinazione dell’indirizzo politico e che molte delle complicatissime ed inattuabili norme, poi provengono dalle loro scrivanie.
Nè dicono che uno dei mali maggiori della burocrazia, l’aggiramento delle regole, il tentativo di compiacere amici e correnti, abita esattamente in quelle stanze.
Chi davvero vuole modificare la Pubblica Amministrazione sa che nomine fiduciarie, capi di gabinetto con poteri di ingerenza nella gestione, affiliazioni e filiazioni sono il principale male da estirpare. Urlare contro chi le norme assurde provenienti dai vertici deve attuarle, serve solo alla propaganda populista.

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