10/05/2019 – Sblocca Cantieri: le valutazioni della Corte dei Conti

Sblocca Cantieri: le valutazioni della Corte dei Conti

Pubblicato il 9 maggio 2019


La Corte dei Conti, nel rendere la propria audizione sul disegno di legge di conversione del d.l. 32/2019, relativamente al Capo inerente le modifiche al Codice dei contratti, ha evidenziato che la complessa materia dei contratti pubblici e le numerose modifiche normative che il Codice ha già subito, nonostante la sua recente emanazione, rendono difficile alle stazioni appaltanti l’applicazione della normativa in tema di individuazione del contraente nonché la corretta attuazione della fase dell’esecuzione del contratto.

Tale situazione rende indifferibile un programma di rafforzamento, professionalizzazione e specializzazione delle risorse umane interne alle pubbliche amministrazioni che operano nel settore degli appalti, in particolare per le figure tecniche.

La complessità del quadro normativo e le continue modifiche dello stesso, infatti, rendono arduo il lavoro degli attori del mercato, senza concedere loro quell’intervallo temporale necessario al consolidamento delle disposizioni in esso contenute.

Relativamente alle modifiche contenute nel d.l. 32/2019, c.d. “sblocca-cantieri”, la Corte dei Conti ha valutato positivamente l’ipotesi del ritorno alla concentrazione in un unico testo regolamentare di tutte le disposizioni attuative del Codice evidenziando che “se, da un lato, i provvedimenti di soft law si caratterizzano per un maggior grado di flessibilità e di capacità di adattamento all’evoluzione delle fattispecie operative, dall’altro lato, rischiano di generare maggiore incertezza sia in termini di dettaglio delle regole, sia in merito alla relativa portata prescrittiva”.

Rispetto alle modifiche introdotte per gli appalti sotto soglia, invece, pur condividendo l’intento di semplificazione, la Corte ha sottolineato i possibili rischi connessi sia alla violazione del principio della libera concorrenza che alla diminuzione di qualità delle commesse pubbliche (negli appalti sotto soglia, infatti, è stata eliminata la propensione per il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa e restituita maggiore rilevanza a quello del massimo ribasso, che non comporta valutazioni discrezionali legate alla tecnicità dell’offerta).

Come evidenziato dalla Corte dei Conti, inoltre, l’attenzione degli operatori del settore è prevalentemente incentrata sulla fase di selezione del contraente.

Scarsa attenzione, invece, appare dedicata alla valutazione ex ante delle finalità cui mira l’opera pubblica ed i bisogni che si intendono soddisfare attraverso di essa, nonché al controllo concomitante e al controllo ex post dell’avvenuto.

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