09/12/2019 – L’assoluzione perché il fatto non costituisce reato non basta per rimborso delle spese legali

L’assoluzione perché il fatto non costituisce reato non basta per rimborso delle spese legali
di Vincenzo Giannotti
Non è sufficiente per il dipendente pubblico che ambisca al rimborso delle spese legali, sostenute per la propria difesa in un processo penale, la formula contenuta nella sentenza assolutoria «perché il fatto non costituisce reato», nel caso in cui si è in presenza di una condotta asseritamente in contrasto con gli interessi dell’ente, ossia tutte le volte che il reato ipotizzato abbia visto l’ente come parte offesa. D’altra parte, il datore di lavoro pubblico per poter legittimamente procedere al rimborso, senza peraltro incorrere in una fattispecie di danno erariale, deve agire anche a tutela dei propri diritti e interessi. Sono queste le conclusioni contenute nella sentenza n. 2709/2019 del Tar per la Sicilia che ha confermato il diniego del rimborso delle spese legali reclamate dal dipendente.

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