04/08/2023 – Bandecchi incompatibile. Lo scenario per Terni? Commissario a settembre, elezioni tra marzo e giugno 2024

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Il sindaco precario difficilmente potrà sciogliere tutti gli intricati nodi legati alle società di sua proprietà (la Ternana è già stata esclusa nel definitivo parere del Ministero degli Interni), quindi si dovrebbe andare a rivotare. E Bandecchi ne è felice: è pronto – ha detto – a prendere l’80% – LA RISPOSTA DI STEFANO BANDECCHI: «IL SINDACO RESTA A FARE IL SINDACO. CI SONO 10 GIORNI, MA IL PROBLEMA NON C’È»

 

TERNI – Fine delle sceneggiate; tutte confermate le anticipazioni di Umbria 7, col parere senza possibilità di equivoci del Ministero dell’Interno, che potete leggere su questo sito, ora Terni deve pensare al suo futuro.

Il sindaco Stefano Bandecchi è incompatibile, come sembrava ovvio a tanti osservatori, e ora non può rimanere né a fare il sindaco né il consigliere comunale.

 

Il problema non era solo la Ternana calcio – come si evince chiaramente dal documento ufficiale del Ministero – ma la sua posizione di proprietario di altre società. Insomma: la questione Unicusano è determinante, ci rientra anche la situazione molto complessa del Palazzetto dello sport.

Naturalmente non si tratta di questioni di forma, ma sono tutte di sostanza. Il Tuel è nato per evitare che, negli enti locali, gli eletti possano avvantaggiarsi, fare affari propri, approfittando del loro ruolo nelle amministrazioni e nei consigli elettivi. E il Tuel deve essere rispettato, con tutta “la giurisprudenza applicativa”.

Quindi, ribadiamo: fine delle sceneggiate.

Ora che succede? Il documento non fissa un termine entro il quale Bandecchi deve o risolvere il suo conflitto di interesse o lasciare l’incarico.

Tutto fa pensare che ci sarà un pronunciamento successivo del prefetto di Terni.

Come tutto fa pensare che ben difficilmente Bandecchi sia in grado di sciogliere i complessi nodi, potenziali conflitti di interesse, cui fa riferimento il documento.

Quindi è ragionevole immaginare che si andrà a quella ipotesi avanzata, nel suo ultimo video, dallo stesso Bandecchi: si va a rivotare.

Una prospettiva che dovrebbe fare solo felice il sindaco, visto che è pronto – lo ha detto nel video – a prendere l’80% dei consensi dei ternani.

E sinceramente, con tutto quello che ha promesso di fare, sembra perfino una percentuale striminzita.

Non c’è settore dove il sindaco attuale – anche se oggi in posizione assai precaria – non abbia annunciato veri e propri miracoli (dall’ospedale in 7-8 mesi alle assunzioni a go-go alle ingiunzioni all’Enel), che, con ogni evidenza, non ha potuto porre in essere solo per mancanza di tempo.

E allora: la strada più facile per Bandecchi è quella di lasciare la carica di sindaco e fare spazio all’arrivo del commissario. È stato lui l’eletto, non il vicesindaco, che è un nominato. Su questo non ci dovrebbero essere motivi di discussione.

Se tutto verrà fatto con un minimo di senso civico, il prefetto, nel momento in cui Bandecchi chiuderà con le sceneggiate e accetterà il parere del Ministero, nominerà un commissario ad acta per arrivare alle elezioni.

I tempi? Il commissario potrebbe diventare operativo tra settembre e ottobre. Avrà l’incarico per almeno sei mesi. Tra marzo e giugno si dovrebbe quindi tornare alle urne.

Bandecchi ha anticipato questo scenario – come detto – ed è pronto a prendere l’80% dei voti nelle nuove elezioni.

Fin qui ci siamo: il problema è se si ripresenterà come proprietario di Unicusano e di società che potrebbero consentirgli di avere dei vantaggi dall’amministrazione comunale ternana.

E saremo di nuovo daccapo.

Un’ipotesi potrebbe essere quella di passare la mano a Terni e di presentarsi direttamente alle elezioni per la Regione. E poi a quelle per il Parlamento nazionale. Con tutti i miracoli che è sicuramente in grado di realizzare, non dovrebbe avere problemi. O no?

Ps. Onore al merito: il ricorso, che ha riscosso pieno successo, sull’incompatibilità di Bandecchi, è stato firmato dal capogruppo Pd, Filipponi, insieme ai colleghi Proietti, Spinelli, Kenny e Fiorelli. 

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LA RISPOSTA DI STEFANO BANDECCHI: «IL SINDACO RESTA A FARE IL SINDACO. CI SONO 10 GIORNI, MA IL PROBLEMA NON C’È»

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