QUI L’ARTICOLO INTEGRALE
L’articolo analizza lo stato di avanzamento del rinnovo del CCNL 2022/2024 per il personale delle funzioni locali, sottolineando che le modifiche proposte si concentrano su razionalizzazioni e aggiornamenti normativi piuttosto che su grandi novità. L’obiettivo è firmare una preintesa entro il 2024 e concludere definitivamente il contratto entro l’inverno, prima delle elezioni RSU. Tuttavia, la mancata firma di Cgil e Uil nel rinnovo delle funzioni centrali rischia di rallentare il processo, dato che il contratto non può essere valido senza la loro adesione.
Punti principali della bozza di contratto:
1.Progressioni verticali in deroga: Estensione al 2026 con tetto di spesa invariato allo 0,55% del monte salari 2018.
2.Retribuzioni elevate qualificazioni:
•Utilizzo dei risparmi da capacità assunzionali per finanziare retribuzioni.
•Aumento del tetto massimo annuo della retribuzione di posizione (18.000 a 22.000 euro).
•Possibilità per elevate qualificazioni di coordinare funzionari.
•Maggiorazioni obbligatorie per la retribuzione di posizione in caso di gestione associata (fino al 30%).
3.Relazioni sindacali:
•Ampliamento delle materie oggetto di confronto e contrattazione decentrata (ad esempio, politiche di age management, lavoro agile, incentivi tecnici).
•Vincolo per l’informazione esaustiva su fondi contrattuali.
•Potenziamento del ruolo degli organismi paritetici.
4.Norme sul trattamento economico:
•Garantito il trattamento economico accessorio ai dipendenti assenti per infortunio o malattia professionale.
•Nuove regole per la fruizione di permessi e ferie.
•Formazione considerata servizio effettivo.
5.Welfare integrativo e age management:
•Estensione del welfare per mobilità sostenibile e altri interventi non imponibili.
•Introduzione di politiche specifiche per la tutela dei dipendenti più anziani.
6.Disciplina del patrocinio legale: Revisionata per allinearsi a quanto previsto dal CCNL dei dirigenti (luglio 2024).
Criticità e prossimi passi:
La sottoscrizione dipenderà dalla partecipazione di Cgil e Uil per garantire la rappresentatività necessaria. Il calendario delle trattative mira ad avviare entro la primavera 2025 il rinnovo per il triennio successivo (2025/2027).