Tratto da: leautonomie.it

Di Nicola Niglio

   Non sussiste una causa di incompatibilità assoluta tra l’incaricato di una posizione di elevata qualificazione (come il comandante della polizia locale) e un sottoposto (come un agente di polizia locale) che abbiano un rapporto di parentela (padre/figlio), ma questa situazione potrebbe influire, di fatto, sull’imparzialità nello svolgimento delle attività lavorative di entrambi.
    A questo proposito, l’Anac, nel parere consultivo dell’11 marzo 2025, ha sottolineato che sussiste l’obbligo dichiarativo in capo al comandante riguardo al rapporto di parentela in linea retta con l’agente a lui sottoposto e operante nello stesso ufficio.

    Inoltre, l’interessato è obbligato ad astenersi da tutte quelle attività, decisioni o valutazioni che potrebbero generare un beneficio o danno, diretto o indiretto, al figlio gerarchicamente subordinato.

Analogamente, anche il sottoposto dovrà tenere in considerazione le circostanze in cui sarà necessario astenersi per evitare conflitti di interesse o influenze indebite.

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