•Il passaggio su strade private può trasformarsi in un uso pubblico tramite la tolleranza prolungata del proprietario (dicatio ad patriam), determinando una servitù pubblica che limita la proprietà privata ai sensi dell’art. 42 Cost.
•L’uso pubblico richiede la dimostrazione di:
1.Uso generalizzato da parte di una collettività indeterminata (non solo singoli o frontisti).
2.Idoneità oggettiva della strada a soddisfare fini di pubblico interesse.
3.Uso protratto per il periodo necessario all’usucapione.
Sentenza del TAR Sicilia (2024):
•Per qualificare una strada privata come soggetta a uso pubblico senza espropriazione, è necessario dimostrare comportamenti consolidati della collettività che ne sanciscono l’interesse pubblico.
•L’uso pubblico si configura tramite atto (es. esproprio) o fatto (usucapione ultraventennale), anche in assenza di un titolo formale.
Caratteristiche del diritto di uso pubblico:
•Consiste in un peso su un bene privato per soddisfare esigenze generali, senza trasferire la proprietà all’ente pubblico.
•Non vi è uso pubblico se il passaggio è limitato a proprietari frontisti o per esigenze private.
Mancanza dei presupposti:
•Senza uso pubblico consolidato o procedura espropriativa, l’occupazione di una strada privata configura un illecito permanente, soggetto a restituzione o acquisizione formale con indennizzo.
Interventi pubblici su strade private:
•L’Amministrazione può intervenire su strade private per garantire sicurezza pubblica (es. prevenzione rischi), anche in assenza di uso pubblico stabile.
Limiti e divieti:
•La destinazione urbanistica non basta a creare diritti pubblici.
•L’Amministrazione non può limitare il diritto di godimento pubblico a favore di privati, violando l’interesse collettivo.