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Il progetto per la ristrutturazione del complesso scolastico del comune di Lampedusa e Linosa è “lacunoso e incompleto” ed è stato portato avanti forzando le norme del codice degli appalti con una “lettura strumentale” allo scopo di ridurre i tempi di progettazione e scongiurare la perdita dei finanziamenti. È quanto emerge da una verifica effettuata da Anac, e deliberata nelle conclusioni il 19 gennaio 2022 (Delibera n. 26 del 2022)

L’istruttoria Anac

L’indagine dell’Autorità è nata dalla segnalazione di alcuni consiglieri comunali che hanno denunciato le irregolarità nella gestione dell’intervento di ammodernamento dell’edilizia scolastica per il quale il comune in provincia di Agrigento aveva ricevuto un finanziamento di 5,5 milioni di euro con delibera del Cipe e di 627.616 euro dal Mit. L’istituto scolastico, viene evidenziato nel documento Anac, è vecchio e in condizioni

di degrado, con una parte dei locali inagibile e l’altra utilizzata per le attività didattiche pur in assenza di condizioni adeguate e spazi sufficienti.

L’intervento è necessario, dunque, e anche da fare in tempi stretti per non perdere

i finanziamenti del Cipe. Per velocizzare il tutto, i tecnici hanno però realizzato direttamente un progetto esecutivo saltando i livelli di progettazione precedenti (progetto di fattibilità economica e definitivo). Il progetto è stato sottoposto alla verifica di un soggetto esterno, una società di Milano, e viene bocciato: notevoli le criticità, evidenzia il rapporto della società, riconducibili a una “non esaustiva o corretta osservanza” delle leggi sull’edilizia scolastica e del codice appalti.

Le carte vengono rispedite al mittente con la richiesta di chiarimenti. Per superare la situazione di stallo e scongiurare la perdita del finanziamento, il Rup (responsabile unico del procedimento) decide di aggirare il problema declassando il progetto da esecutivo

a definitivo senza sanare le criticità e di procedere all’aggiudicazione dell’appalto mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.

A fronte di quaranta inviti spediti sono arrivate 15 offerte attualmente al vaglio

del comune.

I rilievi Anac

Nella delibera Anac vengono rilevati due punti. Il primo: la scelta dell’amministrazione comunale di redigere direttamente il progetto esecutivo viola il codice appalti che consente di saltare i primi due livelli di progettazione solo per appalti inferiori sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista economico: l’intervento in questione invece riguarda tre plessi scolastici collocati su un’area di 10.700 mq per un importo complessivo di 6.127.616 euro. Inoltre, dopo la bocciatura del progetto da parte della società esterna, il Rup “di fatto” si è sostituito alla società esterna nell’attività di verifica – procedura consentita solo per gli appalti fino a un milione di euro – dando il via libera e ponendo a base di gara un progetto definitivo “lacunoso e incompleto”.

Delibera n. 26 – 19 gennaio 2022

 

 

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