18/03/2021 – Accordi europei e sovranità fiscale nazionale: le ricadute dell’emergenza COVID-19

La difficile situazione economica che si sta diffondendo nei Paesi dell’Unione Europea a seguito dell’emergenza sanitaria generata dalla pandemia da coronavirus (COVID-19) ha fatto emergere in tutta la sua veemenza la fragilità del sistema europeo, che oggi più del passato molti considerano lontano dai bisogni dei popoli dei Paesi dell’Unione e men che meno legittimato nel sentimento collettivo. Sono riemersi interrogativi, da lungo tempo latenti e molto spesso strumentalizzati dai nuovi dilaganti nazionalismi, che riguardano la capacità della finanza dell’Unione di resistere agli urti con le economie nazionali in difficoltà. In un contesto siffatto sono in molti a domandarsi se e come la finanza pubblica (nazionale ed europea) sarà in grado di fornire adeguate risposte alla generale aspettativa di ripresa dell’economia e quali siano le sfide da affrontare in questo campo nel futuro. I cambiamenti prodotti dalla crisi nella struttura del sistema economico e sociale sono evidenti. Non altrettanto chiara appare la capacità dell’Unione di trovare all’interno delle sue Istituzioni il consenso necessario ad adottare le soluzioni necessarie a superare la crisi. L’unica certezza che si va consolidando è che per fronteggiare questa situazione di straordinaria difficoltà non saranno più sufficienti gli strumenti utilizzati nel passato ma si dovranno adottare nuove forme di intervento dirette a dare impulso alla ripresa di un’economia fin troppo provata dal lungo periodo di fermo forzato. In questo contesto l’Unione europea, sta tentando di superare le criticità che già prima della crisi avevano portato alla progressiva riduzione dell’approccio “comunitario” e all’intensificazione degli interventi dei legislatori nazionali, mettendo in campo nuovi strumenti di finanza pubblica destinati a stravolgere anche nel lungo periodo le politiche di bilancio europee e a delineare un nuovo modello di riparto delle competenze fiscali tra l’Unione e gli Stati Membri. Il dubbio che emerge con forza a questo riguardo è se sarà possibile ottenere questo ambizioso risultato mantenendo le attuali regole di governance.

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