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La pandemia, che ha colpito con forza anche l’Italia, ha avuto un effetto dirompente su tutti i servizi pubblici, sia a livello centrale che locale, accentuandone le criticità e facendo emergere la “fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni”, come l’ha definita il presidente Draghi nella sua relazione programmatica, delineando allo stesso tempo le priorità su cui intervenire nel breve e medio periodo, dalla sanità alla scuola, dai servizi sociali a quelli ambientali, dalla digitalizzazione all’informatizzazione.

È in sintesi il dato che emerge dalla “Relazione 2020 del CNEL al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Amministrazioni pubbliche centrali e locali alle imprese e i cittadini” che, tra luci e ombre delinea “un’amministrazione pubblica capace anche di adattarsi rapidamente a circostanze mutate (come successo nel 2020) in ambiti quali la formazione, la diffusione dei processi di digitalizzazione, i meccanismi di pagamento elettronici, la sua stessa organizzazione interna”.

La relazione, realizzata con il contributo di 30 enti, è stata presentata martedì 30 marzo 2021 (ore 10.30), a Roma, al CNEL, dal presidente Tiziano Treu, con l’intervento del ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. A seguire, l’introduzione e la sintesi della Relazione a cura dei consiglieri CNEL Alessandro Geria ed Efisio Gonario Espa, gli interventi del presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo e della vicepresidente del CNEL Gianna Fracassi e le relazioni di Fabrizia Lapecorella (Mef), Enzo Risso (Ipsos), Cristina Stringher (Invalsi) e Marco Stradiotto (Sose).

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