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Un registro dei protesti hi-tech 

di CINZIA DE STEFANIS – Italia Oggi – Mercoledì, 21 Novembre 2018

Dal prossimo 1° giugno 2019 si completa il processo di informatizzazione del registro dei protesti. L’ aspetto più rilevante (oltre alla immediata disponibilità del dato sul registro) è che per la prima volta nei pubblici registri si utilizza in esclusiva il «linguaggio Xml». Tutto ciò è propedeutico ad un allargamento dell’ Xml anche al registro dell’ imprese. Una sorta di prova generale. L’ utilizzo dell’ Xml consente soprattutto la lettura automatica delle informazioni, epicentro della nuova direttiva sulla digitalizzazione degli atti costitutivi di srl a cui sta lavorando il ministero dello sviluppo economico in collaborazione con la Commissione europea (si veda ItaliaOggi del 22 giugno 2018).

Con il decreto dell’ 14 novembre 2018, in attesa di essere pubblicato in G.U. e di cui ItaliaOggi è in grado di anticipare i contenuti, il dicastero di Via Veneto, guidato dal ministro Luigi Di Maio, procede a dettare le regole per la completa informatizzazione del registro dei protesti. Funzionamento registro protesti Per consentire l’ adeguamento dei software applicativi, le disposizioni del decreto in commento entreranno in vigore a decorrere dal 1° dicembre 2018. A partire dal 1° giugno 2019 gli uffici sono tenuti a non accettare più elenchi trasmessi con modalità differente da quella prevista dal decreto in commento e dunque con il linguaggio Xml.

Al momento della richiesta di trasmissione della pratica protesti, il servizio del sistema informatico del registro informatico dei protesti provvede ad effettuare controlli automatici sulla pratica sottoposta alla spedizione. Nel modello di pratica protesti è indicata la casella Pec corrispondente all’ indirizzo elettronico certificato da utilizzare ai fini dell’ invio di qualsiasi comunicazione o provvedimento relativo al procedimento. L’ ufficio competente, al momento della ricezione della pratica, ne verifica la correttezza formale.

Nel caso la pratica protesti necessiti di correzioni, l’ ufficio richiede la modifica tramite la casella Pec dichiarata dal mittente che dovrà provvedere al rinvio di una nuova pratica corretta. Verificata la correttezza della pratica, l’ ufficio iscrive le informazioni nel registro. Nel caso di anomalie nella pratica, non sanate con la richiesta di correzione, la pratica sarà respinta con notifica tramite Pex. La camera di commercio può completare i dati anagrafici della persona fisica protestata in una cambiale, laddove non sussistano situazioni di ambiguità, a partire dai dati dichiarati nel protesto.

Nel caso di mancato funzionamento degli strumenti ovvero dei dispositivi informatici dell’ ufficio del registro informatico dei protesti, necessari alla ricezione della pratica, per un periodo superiore alle tre ore consecutive, avuto riguardo all’ orario ed ai giorni di apertura al pubblico della camera di commercio, il richiedente è autorizzato ad presentare la pratica su supporto informatico all’ Ufficio competente per territorio. Ruolo dell’ ente camerale La camera di commercio è l’ ente preposto ufficialmente alla tenuta del registro informatico dei protesti. Tale registro contiene i protesti per cinque anni dalla data della loro pubblicazione ed è accessibile al pubblico per la consultazione. Tale consultazione avviene mediante «visura» o mediante «certificato».

Dalla visura è possibile verificare se a carico di un nominativo esistono protesti levati su tutto il territorio nazionale e il dettaglio di ogni protesto. Dal certificato, invece, è possibile verificare solo l’ esistenza o meno di protesti su un nominativo, ma non il dettaglio dei singoli protesti. Visure e certificati possono essere richiesti presso tutte le camere di commercio. Nel registro informatico dei protesti sono riportati: relativamente all’ atto di protesto, il numero di repertorio, la data e il luogo della levata; relativamente al debitore, se si tratta di persona fisica : il nome, il cognome, il codice fiscale o la data di nascita e il domicilio e se si tratta di impresa :la denominazione, il codice fiscale o la partita Iva e la sede sociale.

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