11/10/2017 – I cittadini si fidano dei sindaci

I risultati di un’indagine Swg per Anci. Oggi a Vicenza il via all’assemblea dei comuni

I cittadini si fidano dei sindaci

Dovrebbero avere più poteri. Giusto aggirare la burocrazia
 di Francesco Cerisano 

 

Gli italiani si sentono maggiormente rappresentati dai sindaci piuttosto che dai governatori regionali o dai politici nazionali. Per questo sarebbero disposti ad accettare che i primi cittadini aggirino la burocrazia per il bene della comunità. E in maggioranza affiderebbero ai sindaci più poteri per far fronte alle grandi sfide del cambiamento climatico e della vivibilità delle città. È quanto emerge da un’indagine, realizzata da Swg e commissionata da Anci, alla vigilia dell’assemblea dell’Associazione dei comuni che si apre oggi a Vicenza alla presenza del presidente della repubblica Sergio Mattarella. Il sondaggio, che ha coinvolto un campione di 1000 maggiorenni equamente dislocati sul territorio nazionale, ha incoronato i sindaci quali principali motori dello sviluppo locale. Il 66% degli interpellati, infatti, li ritiene indispensabili per lo sviluppo territoriale. Molto più dei presidenti regionali, dei prefetti, dei rappresentanti locali delle organizzazioni di commercianti, artigiani e industriali. E soprattutto molto più dei politici locali. Per dare maggiore slancio all’attività di governo dei sindaci, il campione interpellato dal sondaggio ritiene essenziale svincolarli dalla burocrazia. Così la pensa il 44% della platea, mentre il restante 46% ritiene che il sindaco non possa aggirare la legge ma debba sempre attenersi alle procedure stabilite dalle norme. L’85% del campione, infine, pensa che i sindaci debbano avere più poteri (all’interno di questa fetta il 21% ritiene che debbano averne molti di più) mentre solo il 15% pensa che i sindaci debbano essere più o meno depotenziati.

Tra i principali settori di investimento, in cui, secondo gli intervistati, i comuni dovrebbero spendere maggiori risorse, c’è al primo posto il trasporto pubblico locale (che beneficerà di 3,7 miliardi di fondi fino al 2033 per il rinnovo del parco automezzi a cui vanno ad aggiungersi 107 milioni per il triennio 2017-2019 destinati al finanziamento di sistemi intelligenti di trasporto ndr), seguito dalla pulizia della città e dall’ambiente. Se dalle città dipende infatti il 70% delle emissioni che alterano il clima, i comuni italiani sono fortemente mobilitati su questo fronte. Sono 2.959, infatti, i comuni che hanno formulato un piano di azione per l’energia sostenibile, mentre 1.182 municipi hanno inserito criteri di sostenibilità nei propri regolamenti (+600% rispetto al 2008). «Dalle grandi città ai piccoli comuni, l’azione dei sindaci contribuisce ogni giorno a rendere i luoghi di vita quotidiani più verdi, sani e attrattivi», ha osservato il presidente dell’Anci Antonio Decaro. «Grazie ai lavori dell’assemblea annuale dell’Anci, vogliamo fare ulteriori passi in questa direzione, condividendo buone pratiche». «Lo slogan della 34esima assemblea Anci di Vicenza («Cittàpuntozero. Immagina il domani, governa l’oggi») evoca un cambiamento», spiega Decaro. «Un cambiamento in cui è la città la variabile di moltiplicazione per guardare al futuro con la consapevolezza di chi è chiamato ad amministrare oggi ma guardando il domani». I 1200 sindaci che si riuniranno alla Fiera di Vicenza cercheranno un dialogo col governo per capire se è possibile condividere un`agenda urbana che da un lato favorisca un controesodo verso i piccoli comuni e dall’altro garantisca fondi alle grandi città.

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