13/02/2017 – Sulla valutazione si riparte dai dirigenti

Sulla valutazione si riparte dai dirigenti

di Gianni Trovati

“I dirigenti che non avviano in tempo utile le azioni disciplinari oppure non garantiscono la «significativa differenziazione» nei giudizi e nei premi assegnati al personale delle loro strutture devono pagare pegno. Anche i nuovi correttivi al testo unico del pubblico impiego e alla riforma Brunetta del 2009 ritentano la carta della responsabilità dirigenziale per provare a far entrare davvero merito e selezione negli uffici pubblici. 

La strada è obbligata, perché senza un ruolo di primo piano dei dirigenti non c’è regola che possa davvero sperare di essere applicata nella pratica delle amministrazioni…

Ruolo unico, incarichi a tempo e ridisegno dei rapporti fra politica e amministrazione, cioè i temi che avevano fatto infuriare i dirigenti pubblici di ruolo, sono inevitabilmente finiti fuori campo. Anche con l’ordinamento attuale, comunque, non mancano gli spazi d’intervento.”

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