12/09/2016 – Game over? Non saranno i tecnicismi a salvarci. Serve cambiare paradigma

Game over? Non saranno i tecnicismi a salvarci. Serve cambiare paradigma

 

 Ho letto le due sollecitazioni proposte dai colleghi: il fondo di Scalfari e la tristissima condizioni dei dipendenti delle province che, presto, potrebbe essere anche quella di alcuni di noi.

Tutto è collegato..

Game over: il gioco è finito.

E noi che siamo figli di una cultura che vedeva nel “pubblico” un valore e nel lavoro pubblico una sicurezza (quasi sempre faticosamente  e meritoriamente conquistata) siamo totalmente spiazzati.

Raccogliamo i frutti di una stagione ormai lunga e che risale agli albori del reaganismo. Starve the beast sembrava solo uno slogan provocatorio. Era invece una precisa direttiva politica che ha pervasivamente intriso la cultura sociale dell’Occidente.

Starve the beast, sembra proprio la ricetta che hanno applicato alle province …. Si sono tagliati i fondi e poi si chiede che regioni e comuni si spartiscano gli oneri!

L’hanno affamata la “bestia” le classi dirigenti e mentre l’affamavano però se ne spartivano pure le spoglie (con appalti, tangenti, spartizioni, lottizzazioni, privatizzazioni pilotate, occupazioni, rendite di ogni sorta…..). E mentre tutto ciò accadeva le classi intermedie e subalterne si facevano ipnotizzare e si inebriavano del nuovo credo…

Noi stessi siamo stati ipnotizzati dalla “managerializzazione” della PA; dalla “privatizzazione” del rapporto di pubblico impiego; dalla ideologia “meritocratica” che è il seducente escamotage creato per scardinare, con un colpo solo, i valori solidaristici fondanti la nostra società (e scritti in Costituzione) ed il principio di uguaglianza.

Noi siamo figli diretti di quella cultura… Ce ne siamo imbevuti e ce ne siamo stoltamente inebriati… Ora che tocca a noi (dopo che era toccato agli “zingari”, ai “comunisti”, agli “ebrei”….) siamo disarmati, non avendo categorie culturali credibili da opporre a chi ci aggredisce.

Ma è solo l’ultimo (per noi) atto di una sequela che viene da lontano. Forse da Milton Friedman e dai suoi “Chicago boys”. Chi tra noi ha qualche anno ricorderà che li vedemmo all’opera nel Cile di Pinochet… con risultati socialmente disastrosi che sono noti.

Ma forse la più acuta analisi di quanto sta accadendo ce la fornisce ancora una volta Gustavo Zagrebelsky, nel suo ultimo libro dal titolo significativo: Liberi servi.

Scrive il grande giurista: «Questa è la grande scoperta di teoria politica: chi toglie agli esseri umani la libertà non agisce contro, ma secondo natura».

 E ciò perché la nostra società si fonda «su una propensione istintuale, la mediocrità, l’istinto del gregge».

 Game over? Purtroppo sì.

 Si tratta allora di iniziare subito un altro gioco, con altre regole.

Questa partita l’abbiamo già persa.

 

 

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