Nel parere del Consiglio di Stato abbiamo letto con piacere che lo stesso è stato elaborato tenuto conto del contributo scritto fatto pervenire dall’Associazione Professionale Segretari comunali e provinciali GB Vighenzi.
Quello che segue è il commento della collega MC Giardina postato su FB.
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Il parere del Consiglio di Stato sullo schema del decreto di riforma della dirigenza cita nelle premesse il contributo scritto pervenuto dalla Associazione Vighenzi.
Siamo onorati di essere stati citati, ma devo precisare che il contributo scritto è stato elaborato e presentato a nome anche delle Associazioni Lasec e MAL.
Per la verità siamo onorati ancor di più di trovare nel parere almeno sette argomenti che avevamo segnalato.
E mi riferisco:
1) alla composizione delle commissioni
2) al limite della dotazione organica
3) allo svolgimento delle funzioni del dirigente apicale da parte dei funzionari
4) alla necessità di un termine per attuare l’obbligo di gestire la funzione apicale in forma associata
5) all’obbligatorietà della nomina del dirigente apicale,
6) all’inquietante rinvio agli artt. 33 e 34 del TuPI ,
7) all’incongruente rinvio ai dirigenti fuori ruolo ed ai 110 in particolare.
È evidente che il merito più grande va a tutta quella parte di colleghi e amici che ha proficuamente avviato un dibattito ed un confronto sullo schema di riforma , in rete ma sopratutto su questo gruppo, da cui abbiamo tratto argomenti e spunti per predisporre il nostro documento.
…un grazie particolare al mio stalker preferito Ciro Mennella che mi ha pressoché obbligata a presentare il documento in Consiglio di Stato , a fronte della mia iniziale titubanza.
Anche questa é una goccia utile per la nostra battaglia.
GRAZIE A TUTTI!
