10/12/2015 – Giornata mondiale contro la corruzione, Mattarella: “Furto di democrazia”

Giornata mondiale contro la corruzione, Mattarella: “Furto di democrazia”

Il presidente della Repubblica: “Colpisce soprattutto i più i poveri e le persone deboli. È un cancro che si può sconfiggere”. Il 98% delle aziende italiane ritiene che sia molto diffusa nel nostro Paese

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (ansa) ROMA – “La corruzione è un furto di democrazia. Crea sfiducia, inquina le istituzioni, altera ogni principio di equità, penalizza il sistema economico, allontana gli investitori e impedisce la valorizzazione dei talenti”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, definisce così in un messaggio la corruzione, piaga economica e sociale a cui è dedicata oggi la “Giornata mondiale contro la corruzione”. “L’opacità e il malfunzionamento degli apparati pubblici e di giustizia – aggiunge – colpisce ancor di più i poveri e le persone deboli, crea discriminazioni, esclusioni, scarti, distrugge le opportunità di lavoro”.

Sconfiggere questo cancro sociale è possibile. “Sconfiggere la corruzione, spezzare le catene della complicità, liberare la vita sociale da questo cancro è possibile”, scrive il presidente. “Corruzione, complicità e illegalità non sono fenomeni connaturati alle nostre società. È vero piuttosto che occorre essere attivi in questo campo, che dobbiamo porci obiettivi elevati sul piano della moralità pubblica e del senso civico. La Giornata mondiale contro la corruzione, indetta dalle Nazioni Unite per promuovere azioni di sensibilizzazione in tutti i Paesi su un tema così cruciale, evidenzia come si tratti di un male che va combattuto tutti insieme. All’azione degli organismi internazionali, degli Stati, delle istituzioni pubbliche e dei corpi sociali, deve accompagnarsi la pratica di una cittadinanza attiva. C’è una dimensione personale dell’impegno per la legalità che va testimoniata, insegnata, sollecitata con la coerenza dei comportamenti. Occorre rafforzare l’azione educativa, a partire dalle famiglie, dalle scuole, dai corpi intermedi. Così cresce e si rafforza la democrazia”.

Lotta alla corruzione per la pace. Il capo dello Stato sottolinea inoltre il valore e l’importanza dei controlli contro il malaffare. “Quando i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano, non vuol dire che ha prevalso lo scandalo, ma vuol dire il contrario: che il cancro del malaffare è stato individuato e colpito. La lotta alla corruzione, in particolare nella sua dimensione internazionale, costituisce, infine, un importante contributo alla causa della pace e della cooperazione tra i popoli”.

Gli anticorpi sono nella società civile. Mattarella evidenzia come gli anticorpi contro la corruzione siano già nella società civile, dai semplici cittadini alla magistratura. “Numerosi gli anticorpi presenti nella società civile: hanno il volto di cittadini consapevoli delle loro responsabilità, di donne e uomini coscienti dei propri diritti ma anche dei propri doveri, di funzionari pubblici che assolvono ai loro compiti, di volontari che costruiscono reti di solidarietà e di inclusione sociale. Le istituzioni, la magistratura, le forze di polizia dimostrano ogni giorno che i loro anticorpi sono attivi e rendono un servizio prezioso alla comunità. Quando i meccanismi di controllo, di accertamento e di sanzione funzionano, non vuol dire che ha prevalso lo scandalo, ma vuol dire il contrario: che il cancro del malaffare è stato individuato e colpito. La lotta alla corruzione, in particolare nella sua dimensione internazionale, costituisce, infine, un importante contributo alla causa della pace e della cooperazione tra i popoli”.

Ocse: corruzione agevola terrorismo e crisi del rifugiati. “La lotta alla corruzione è una delle principali priorità dell’Ocse” sulla quale sono stati fatti “progressi a livello globale”: tuttavia questo fenomeno “permea e agevola, alcune tra le principali minacce globali del nostro tempo, come il terrorismo, il cambiamento climatico e la crisi dei rifugiati” afferma in una nota Drago Kos, presidente del Gruppo di Lavoro Anti-corruzione dell’Ocse. Di qui l’invito a “una risposta collettiva per sradicare la corruzione”, come tesimoniano gli incontri in corso in questi giorni presso l’Ocse con l’obiettivo “condividere le pratiche, scambiarsi metodi moderni ed efficaci di indagine e costruire reti solide per una futura collaborazione”. Kos annuncia che il gruppo di lavoro dell’Ocse sulla corruzione lancerà ufficialmente un nuovo monitoraggio in occasione di una riunione ministeriale in calendario il 16 marzo 2016.

Eurobarometro: 98% delle aziende italiane ritiene corruzione molto diffusa. In occasione della giornata mondiale contro la corruzione Eurobarometro ha diffuso uno studio che evidenzia come il 98% delle aziende italiane ritiene che la corruzione sia molto diffusa nel Paese. Un dato record all’interno dell’Unione europea. Seconda, in questa particolare classifica, c’è la Grecia con il 96%, terza la Romania (95%). Quindi Spagna e Cipro, appaiate al 93%. Il dato medio Ue della percezione delle imprese sulla corruzione nei loro singoli, è pari al 71%.

Il sottosegretario Ferri: non abbassare la guardia. “La giornata mondiale contro la corruzione sia l’occasione per riflettere sulle ulteriori azioni da mettere in campo contro quello che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha giustamente definito un furto di democrazia. L’impegno del Governo e del Parlamento è stato fin qui importante: il ddl anticorruzione, diventato legge, ha introdotto misure significative di contrasto e di prevenzione come l’inasprimento delle pene e la reintroduzione del reato del falso in bilancio, solo per citare alcuni esempi”, scrive in una nota il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri. “Il peso che la corruzione ha sulla nostra economia e sulla nostra società è ingente: occorre non abbassare la guardia, ma proseguire nell’iniziativa legislativa per contrastare questo fenomeno deprecabile. E’ evidente che il tema della corruzione va affrontato anche sul versante culturale ed educativo: occorre potenziare questa dimensione per stroncare sul nascere l’iniziativa di chi vuole minare alla credibilità e alla stessa sopravvivenza della nostra società”.

Ue: erode la fiducia dei cittadini. “La lotta contro la corruzione è una parte importante dell’agenda dell’Ue e una priorità per i nostri cittadini” afferma Dimitris Avramopoulos, Commissario Ue agli Affari interni. “Misure efficaci contro la corruzione sono al centro delle nostre politiche. Si tratta di un fenomeno – osserva il Commissario – che erode la fiducia dei cittadini europei nel nostro progetto comune europeo. Se la corruzione è provata o addirittura solo sospetta, può minare le fondamenta delle nostre istituzioni democratiche e essere un grave ostacolo

alla crescita economica. La Commissione – conclude Avramopoulos – continuerà ad utilizzare tutti i mezzi disponibili per combattere la corruzione e spingere gli Stati membri a prendere ulteriori provvedimenti”.

 

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