La ruspa di Renzi

LA RUSPA DI RENZI

La “ruspa” contro la burocrazia che il premier Renzi ha deciso di lanciare e che sbandiera in ogni intervista e comizio, lascia amareggiati e perplessi chi, come i Segretari Comunali, i dirigenti ed i dipendenti comunali, stanno ogni giorno in “trincea” per garantire ai cittadini adeguate risposte nonostante la giungla legislativa alla quale sono soggetti in tutte le loro attività quotidiane.  

Il Presidente del Consiglio davanti a chi si è visto rubare il presente ed il futuro da una classe politica nazionale incapace, o peggio, disonesta, vorrebbe scaricare addosso ad altri le loro colpe volendo fare dimenticare che il Governo è il primo burocrate in quanto ad esso spetta l’applicazione della legge che viene fatta, male, in parlamento.  

I cittadini da parte loro, sconcertati ed amareggiati per l’attuale disastrosa situazione, e comprensibilmente, davanti alla violenza delle parole usate da Renzi, sono palesemente istigati a scaricare addosso ai pubblici dipendenti con cui hanno contatto, e quindi in particolare quelli comunali, la loro rabbia sentendosi a ciò autorizzati dal Capo del Governo.  

Sono infatti ormai purtroppo frequenti negli uffici comunali le violente proteste da parte di cittadini che si  sentono, spesso a ragione, vessati da un Stato spesso “nemico”. Spetta a noi “mettere la faccia” davanti ad improbabili balzelli e procedure incomprensibili pensate a Roma e che noi abbiamo l’obbligo di applicare pena gravi conseguenze per le nostre amministrazioni e responsabilità personali davanti alle sempre più agguerrite giurisdizioni contabili ed amministrative.  

Siamo sempre noi che, davanti ad una quantità abnorme di leggi schizzofreniche, contraddittorie e scritte male che cercano di chiarire con circolari ministeriali bizzarre, cerchiamo ogni giorno di far funzionare il sistema per garantire ai cittadini, nel miglior modo possibile, adeguate risposte. Dalla trascinante e demagogica dialettica del nostro Premier sembra quasi che le varie Tasi, Tari, Cosap, Imu, Scia, Suap ed altre infinite mostruosità, nonché le incomprensibili modalità applicative delle stesse, siano frutto di nostra maniacale iniziativa e non del Governo e dei propri tecnici fiduciari. Nessuno dei politici e dei propri uomini di fiducia ha mai chiesto ai Segretari comunali, che come nessun altro conoscono gli enti locali e le istanze dei cittadini, consigli su come aiutare, burocraticamente, le famiglie, gli artigiani, i pensionati. Loro pensano di sapere tutto: questo è il risultato. 

Purtroppo la cronaca ci racconta di gravi atti violenti contro pubblici impiegati che lavoravano per la comunità. Facciamo un appello al signor Capo del Governo ed al Capo dello Stato perchè si fermi questo gioco al massacro. E’ una strada che non porterà a nessun miglioramento di servizi per i cittadini.  

Naturalmente non vogliamo pensare che la “ruspa” del Premier sia finalizzata alla “eliminazione” della attuale dirigenza indipendente e “rinnovarla” con nomine e revoche di politicanti che, molto spesso, non perseguono gli interessi della Nazione: sarebbe l’ultimo atto del disastro. I Segretari comunali, che già subiscono tale mostruosità, hanno più volte denunciato gravi interferenze nell’espletamento dei loro innumerevoli compiti comprese le funzioni di anticorruzione e, assicuriamo, nulla di buono arriva ai cittadini quando avvengono questi gravi fatti.

 Noi come sempre, nelle nostre trincee, siamo pronti ad affrontare qualsiasi sfida per il bene della Nazione. Siamo i primi patrioti. Ma è ignobile un padre che elimina un figlio perché incapace di educarlo.

 

Brescia, 17 aprile ’14.

 

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