L’Ars ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal gruppo Lista Musumeci che impegna il governo ad intervenire nei confronti del governo centrale affinchè si scongiuri l’abolizione della figura del segretario comunale negli enti locali, come prevede il progetto di legge nazionale n. 1557 (Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche). Il documento è stato approvato anche con il parere favorevole del governo. “”Giù le mani dai segretari comunali – ha affermato il parlamentare dell’opposizione e presidente della commissione antimafia dell’Ars Nello Musumeci, presentando il testo in Aula. “La loro figura, storicamente presente negli enti locali, oggi non può essere abolita, deve essere invece valorizzata e costituire l’unico presidio di legalità per i Comuni, a cui deve essere demandato il ruolo ordinario del controllo preventivo degli atti amministrativi, funzione che la politica non può più affidare, come oggi accade, alla magistratura penale, contabile e amministrativa”.
Musumeci ha contestato la legge Bassanini che “non ha segnato un passo avanti nella riorganizzazione degli enti pubblici quando nel ’97 ha attribuito ai sindaci la prerogativa di scegliere i segretari generali, mettendo in discussione l’autonomia di questi funzionari dello Stato che per tale ragione spesso vivono la loro funzione in condizioni di disagio ambientale”.
“Il governo Crocetta assuma un mandato chiaro ed inequivocabile – ha aggiunto a sua volta il deputato Gino Ioppolo – affinchè in sede nazionale si faccia comprendere che il parlamento di questa Isola vive fortemente il processo di moralizzazione degli enti pubblici anche attraverso il mantenimento e la valorizzazione delle funzioni di imparzialità e di legalità dei segretari comunali, rimasti la sola garanzia degli atti ammionistrativi dopo la soppressione dei Coreco, ed ha annunciato la presentazione di un disegno di legge della Lista Musumeci per il ripristino di un organo di controllo regionale”.
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