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Comuni, al via tavolo Ccnl segretari, Unscp: “Adeguare funzioni e retribuzione”
Mirko Gabriele Narducci – 29/10/2019
‘Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali chiede l’adeguamento retributivo al tavolo per il rinnovo del contratto collettivo 2016/2018 per i dirigenti delle funzioni locali
ROMA – Valorizzare dal punto di vista normativo ed economico la funzione di vertice del Segretario comunale. È questa la richiesta principale che l’Unscp, l’Unione nazionale dei Segretari comunali e provinciali, ha portato oggi al primo tavolo convocato dall’Aran per l’avvio delle trattative finalizzate al rinnovo del contratto collettivo 2016/2018 dell’Area della dirigenza del comparto Funzioni locali. Al tavolo, per l’Unscp, hanno partecipato il segretario nazionale dell’Unione, Alfredo Ricciardi, il Presidente Maurizio Moscara e i due vicesegretari vicari Antonio Le Donne e Amedeo Scarsella.
Il Segretario nazionale Alfredo Ricciardi ha dichiarato nel proprio intervento che: “I Segretari sono una delle novità dell’area delle Funzioni locali, ed è una novità positiva che sancisce quello che da sempre riteniamo, ovvero che il segretario è una figura specifica della dirigenza pubblica, e ne è parte integrante”. Da questo punto di vista, ha spiegato Ricciardi, “l’atto di indirizzo riconosce il ruolo e le specificità delle funzioni del segretario: nella parte in cui indica di valorizzare e rafforzare le funzioni di sovrintendenza e coordinamento, si dà una lettura che ci trova d’accordo e che ci chiama a una seria e attenta declinazione di queste funzioni in termini coerenti con l’impianto normativo”.
Il tema più delicato, ha sottolineato il segretario nazionale dell’Unscp, “è definire un trattamento retributivo coerente con questa funzione di vertice. Il Contratto, accanto a questi obiettivi normativi, non può non avere anche il compito di recuperare una piena corrispondenza fra funzioni e trattamento economico, trattamento che per giunta negli ultimi anni ha visto anche interventi, normativi e non contrattuali, come l’abolizione dei diritti di segreteria, che hanno lasciato scoperte attività lavorative che prima erano coperte proprio da quelle voci e che oggi semplicemente non sono retribuite, o il cambio di criteri di classificazione delle convenzioni di comuni, che ha penalizzato economicamente e disincentivato la copertura dei piccoli comuni”.
Per Ricciardi, quindi, “serve uno sforzo di buonsenso per affrontare e risolvere in modo condiviso, pur nel rispetto dei vincoli di disponibilità finanziaria, il tema della corretta retribuzione di questa figura di vertice. Valorizzare la funzione dei Segretari sarebbe una garanzia anche per tutte le altre figure della dirigenza pubblica, perché essa, pur nel rispetto delle direttive degli organi politici, assicura il rispetto della separazione tra politica e gestione: lasciare viceversa irrisolti i nodi – conclude il segretario nazionale dell’Unione- significherebbe mancare l’obiettivo di una gestione imparziale, efficace ed efficiente degli enti e della Pubblica amministrazione”.

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