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L’occupazione illegittima obbliga in sé la Pa a risarcire il danno e ripristinare il diritto

di Paola Rossi
“Non scatta l’usucapione del fondo occupato dal Comune se non ci sono concreti atti di opposizione contro il proprietario-possessore restando, in tal caso, irrilevanti il decorso del tempo e l’aver realizzato atti di esercizio del possesso. Ed essendo ormai superata, dalla giurisprudenza sovranazionale (Cedu) e nazionale, la distinzione tra occupazione usurpativa e acquisitiva si può affermare che, in entrambi i casi, ciò che rileva è il comportamento illecito della Pa, cui consegue la responsabilità aquiliana che obbliga al risarcimento del danno, se possibile in forma specifica. La Corte di cassazione con la sentenza n. 14657 depositata ieri ha così respinto sia la pretesa di un Comune di far valere il distinguo tra le pretese diverse conseguenze delle due ipotesi illecite sia, in primis, l’affermazione della già avvenuta usucapione del fondo della controparte privata.”

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