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Incentivi per l’efficienza energetica

 30/05/2019
Gli enti pubblici possono migliorare l’efficienza energetica del proprio territorio grazie ai certificati bianchi, potendo quindi ad esempio istallare reti di teleriscaldamento, illuminazione led, acquistare flotte di veicoli elettrici o ibridi, oppure aumentare l’efficacia di reti idriche, elettriche e del gas.
La guida operativa per l’accesso e l’utilizzo dei certificati bianchi è stata pubblicata dal Gse (gestore servizi energetici), con riferimento alla normativa attuativa dm 11 gennaio 2017, poi modificato dal dm del 10 maggio 2018. La guida si prefigge lo scopo di promuovere l’individuazione, la definizione e la presentazione di progetti, fornendo agli interessati tutte le informazioni utili sia per richiedere l’accesso agli incentivi, sia riguardo le migliori tecnologie disponibili, oltre a portare un elenco non esaustivo degli interventi di efficienza energetica.
Oltre ai distributori privati di gas naturale ed energia elettrica, anche le Pubbliche Amministrazioni potranno accedere al meccanismo degli incentivi, sfruttando i certificati bianchi per poter riqualificare i servizi pubblici ad alto consumo energetico (ad esempio trasporto pubblico e illuminazione) e farsi supportare dalle società concessionarie dei servizi di distribuzione dell’energia.
Anche i progetti di efficienza energetica (costituiti da interventi realizzati da un unico soggetto titolare) non ancora avviati al momento della data di trasmissione al Gse dell’istanza di accesso al meccanismo possono essere accettati. Per l’ammissione il progetto deve portare a un risparmio energetico addizionale, ovvero risparmi di energia primaria che vengono calcolati come differenza fra il consumo di antecedente e il consumo energetico nella configurazione successiva alla realizzazione dell’opera. Si effettuerà il calcolo riferendosi al medesimo servizio reso, assicurando che le condizioni che influiscono sul consumo energetico siano normalizzate.
Conosciuto anche come tee (titolo di efficienza energetica) il certificato bianco è un documento in cui si attesta il risparmio energetico riconosciuto con una dimensione commerciali pari alla tep (tonnellata di petrolio equivalente). Avendo un valore negoziabile sui mercati, il valore dei certificati banchi può subire oscillazioni nell’arco di alcuni mesi. Si tratta di un meccanismo di incentivazione basato su un regime obbligatorio di risparmio di energia primaria per i distributori di gas naturale ed energia elettrica, che abbiano almeno un numero di clienti finali pari a 50.000.  I distributori devono raggiungere degli obiettivi di risparmio fissati annualmente, attraverso la realizzazione di interventi di efficienza energetica. Per raggiungere la quota d’obbligo di risparmio, i distributori possono:

– realizzare personalmente o attraverso le società da essi controllate (o controllanti), i progetti di efficienza energetica ammessi al meccanismo;

– acquistare i titoli dagli altri soggetti ammessi al meccanismo, tra cui gli utenti finali pubblici.

 

Per sottoporre la richiesta di partecipazione al meccanismo, si deve inviare l’istanza al Gse attraverso il portale “efficienza energetica”. Ricevuta la domanda di incentivazione, entro 30 giorni il Gse avvia il procedimento per valutarla, nominando anche il responsabile del procedimento. Il procedimento di valutazione tecnico-economica deve essere concluso dal Gse entro 90 giorni dalla data di ricezione dell’istanza, e provvederà poi a comunicarne l’esito. Per gli enti locali, gli amministratori centrali, regionali e altri soggetti pubblici, il Gse ha attivato uno specifico supporto che aiuta ad identificare quale parte del patrimonio immobiliare del territorio ha le migliori opportunità per una riqualifica energetica, in modo anche da utilizzare i migliori strumenti di incentivo in relazione alle procedure amministrative.
Articolo di Gianluca Galli

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