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Il «no» alla concessione edilizia spetta sempre al dirigente e non al sindaco

di Michele Nico

QUI la sentenza del tar Sicilia n. 23602018

Il diniego a una concessione edilizia in sanatoria è un atto vincolato di gestione per cui il relativo provvedimento è di competenza del dirigente comunale e non del sindaco, indipendentemente dalla sussistenza o no di una normativa di dettaglio che disciplini all’interno dell’ente locale l’esercizio dei poteri dirigenziali. Infatti, spetta sempre ai dirigenti la gestione amministrativa, mentre agli organi elettivi competono esclusivamente i poteri di indirizzo e di controllo sull’operato della pubblica amministrazione.

Con la sentenza n. 2360/2018 in materia di edilizia e urbanistica il Tar di Catania, ritorna sull’impianto giuridico relativo al riparto di competenze nell’ordinamento delle autonomie locali, per ribadire ancora una volta che il principio di distinzione delle funzioni di indirizzo politico dalle funzioni di gestione deve sempre essere rispettato e non può che orientare sistematicamente l’azione amministrativa.

Si tratta di un principio di carattere fondamentale introdotto dalla legge 142/1990, in seguito confermato dal Tuel, che da molti anni ha segnato una svolta nel processo di riforma organizzativa degli enti locali, e che pur tuttavia, ancor oggi stenta a trovare una stabile e puntuale attuazione nell’ambito dei procedimenti amministrativi.

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