Tratto da: ANAC
Tra gli interventi di spicco della decima Giornata dei Responsabili della Prevenzione della corruzione e della trasparenza, organizzata da Anac, che si è tenuta nella giornata del 18 dicembre 2024 al Teatro Quirino di Roma, quello di Rosario Riccio, dirigente dell’Ufficio Servizi infrastrutturali informatici e sicurezza IT dell’Autorità, e Michele Pizziconi, funzionario dell’Ufficio Servizi IT per i contratti pubblici di Anac.
Attestazione degli OIV sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione
Riccio ha illustrato alcuni dati relativi alle Attestazioni degli OIV sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione sulla base di quanto acquisito tramite l’apposita applicazione web messa a disposizione dall’Autorità.
Al 30 novembre 2024, ha detto, “sono state ricevute 22.021 schede di rilevazione. Di queste: 16.615, pari a circa il 75%, ci dicono che le amministrazioni hanno denunciato un grado di completezza di contenuto delle pubblicazioni inferiore al 100% e sono quindi tenute al monitoraggio; 5.406, pari a circa il restante 25%, hanno attestato una completezza di contenuto al 100%, e in particolare 3.282 (il 10%) contengono una situazione ideale con tutti gli indicatori rendicontati al 100%. In sostanza, quindi, c’è quasi un 10% delle amministrazioni che già nella prima rilevazione ha attestato una perfezione dal punto di vista degli obblighi di pubblicazione e, invece, una quota di tre quarti delle amministrazioni che si appresta a colmare questo gap nella fase di monitoraggio”.
“Delle amministrazioni che a fine novembre hanno trasmesso la scheda, la parte preponderante (8.232) è costituita da istituzioni scolastiche e da Comuni sotto i 15mila abitanti (6.271), che rappresentano nel complesso quasi i due terzi. Seguono poi gli enti di diritto privato, gli ordini e collegi professionali e i Comuni sopra i 15mila abitanti”.
“Dal punto di vista della tipologia dei soggetti tenuti alle attestazioni, a trovarsi in una posizione migliore sono in particolare la società con partecipazione pubblica non di controllo: il 70,6% di queste società che hanno trasmesso la scheda di attestazione ha comunicato una completezza di contenuto massima, seguite da fondazioni, associazioni ed enti privati (69,4%). Il dato può essere influenzato dal fatto che queste due tipologie di enti avevano un numero inferiore di obblighi da rendicontare. Seguono poi enti pubblici economici e società in controllo pubblico (47,3%) e infine le pubbliche amministrazioni (17,8%)”.
“La rilevazione di quest’anno è ancora in corso. Al momento possiamo vedere che rispetto al 2023, relativamente a tutti i criteri utilizzati (pubblicazione, completezza contenuto, aggiornamento, apertura formato, completezza uffici) c’è un evidente miglioramento”.
– intervento del dott. Riccio –
Giornata Rpct – OIV e obbligo pubblicazioni – 18.12.2024.pdf
La digitalizzazione dei contratti pubblici
Michele Pizziconi, invece, ha spiegato come nella Piattaforma per la pubblicità a valore legale (PVL) – che garantisce la pubblicazione in ambito nazionale di bandi e avvisi relativi ai contratti pubblici, attuando le previsioni degli articoli 27, 84 e 85 del Codice degli appalti – “a ieri sono stati pubblicati 42.358 bandi, rispetto ai circa 20mila della Gazzetta Ufficiale. Si tratta di una differenza numerica che si spiega con il fatto che la Piattaforma comprende anche gli avvisi che prima della sua attivazione venivano pubblicati soltanto sull’albo della stazione appaltante, mentre adesso siamo in grado di darne diffusione nazionale”.
La Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), inoltre, “contiene informazioni – ha dettagliato Pizziconi – su 70 milioni di contratti, per oltre 3.600 miliardi di spesa negli ultimi 17 anni di rilevazione. Sono oltre 41mila le stazioni appaltanti che sono state coinvolte nel tempo e circa 800mila le imprese che sono state individuate”.
– intervento del dott. Pizziconi –