E finalmente, dopo mesi di nebbia, il Ccnl della dirigenza e dei segretari comunali del comparto Funzioni Locali si avvicina all’approdo.
Il governo nella seduta del 20/6 ha autorizzato il ministro della PA alla sottoscrizione dell’ipotesi del CCNL Area Funzioni locali dell’11/12/2023, che coinvolge 14.000 circa tra dirigenti di regioni, province, comuni e segretari comunali.
Ci sono voluti oltre 6 mesi per sbloccare dalle paludi burocratiche la sottoscrizione di un contratto collettivo, che giungerà nel 2024 ed è riferito al triennio 2019-2021.
Naturalmente, la stagione della contrattazione è lunga e complessa. I contratti collettivi nazionali di lavoro sta sottoscrivere sono parecchi e non si riesce a gestirli in parallelo, ma in sequenza.
Tempi, quindi, dilatati, se non dilatatissimi, sono conseguenza inevitabile di un sistema di relazioni sindacali che, per altro, in Italia costituisce la regola e non l’eccezione anche nel lavoro privato, ove i rinnovi dei contratti nazionali sono stipulati praticamente sempre con ritardi fortissimi.
Si tratta di segnali molto chiari di disfunzioni sistemiche, da sempre sottovalutati o comunque accettati con rassegnazione, nel privato come nel pubblico.