tratto dal sito NTPlus del Sole24Ore - Articolo integrale di Consuelo Ziggioto e Salvatore Cigala

L’indebita percezione dell’indennità di turno, in difetto del presupposto legittimante quale è quello della distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni di lavoro, non colpisce solo chi ha adottato e sottoscritto gli atti di autorizzazione alla liquidazione ma è fonte di responsabilità erariale anche per il dipendente che sa di non averne diritto. Questo il principio affermato dalla Corte dei conti Umbria, sezione giurisdizionale, nella sentenza n. 81/2020, vicenda che ha visto coinvolto un dipendente del corpo della Polizia municipale.

La responsabilità erariale del dipendente 

Punto saliente della sentenza è il coinvolgimento diretto del dipendente in questione, che pur avendo consapevolezza di non averne diritto, ha percepito indebitamente il compenso accessorio.

Per la magistratura contabile umbra tale condotta è gravemente colposa e in quanto tale, fonte di responsabilità amministrativa.

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