28/02/2019 – Il Comune deve essere risarcito in caso di danno ambientale

Il Comune deve essere risarcito in caso di danno ambientale

 28/02/2019 Territorio e governo locale

QUI Corte di Cassazione, ordinanza n. 2780/2019

La corte di Cassazione si è pronunciata (ordinanza numero 2780/2019) riconoscendo ad un Comune il risarcimento, in caso di danni ambientali subiti dal suo territorio a causa di una condotta illecita. In pratica, l’ente locale potrà costituirsi parte civile, per ottenere un risarcimento se il suo territorio è stato oggetto di danno ambientale illecito, ovvero derivanti da condotte illecite perpetrate da terzi.

Il Tribunale di Taranto ha così giudicato il caso in cui un imputato, poi condannato per numerose violazioni alla disciplina ambientale; sentenza poi confermata (seppur con delle riduzioni di pena) dalla Corte di Appello di Lecce. forti di questa decisione, le istituzioni hanno deciso di farsi riconoscere parte civile per i danni ambientali causati dall’imputato e i cui reati contro l’ambiente erano già stati confermati. L’imputato ha cercato di difendersi, affermando la totale mancanza dei presupposti al risarcimento richiesto dalle istituzioni, sottolineando come la normativa preveda la sola partecipazione dello Stato al processo, attraverso il ministero di competenza titolare del diritto leso.

L’ordinanza però è molto chiara nello specificare i limiti del diritto a costituirsi parte civile in procedimenti penali come quello in oggetto, stilando una lista certa di soggetti che possono rientrare in quelli aventi diritto al risarcimento in caso di reati commessi nel territorio di loro competenza. I giudici della Corte di Cassazione hanno riconosciuto in capo all’ ente territoriale di due specifici diritti derivanti dalle sue prerogative. Di fatto, l’ente locale è titolare e custode di diritto dell’assetto urbanistico del territorio che gli è proprio, prerogative che vengono lese da coloro che per condotta illecita ne danneggiano l’ambiente. Per questo hanno sancito che il comune aveva tutti i presupposti per dichiararsi parte civile. Questi delitti compromettono infatti la tutela dell’ambiente.

Sono due gli aspetti che possono essere coinvolti: un danno di carattere patrimoniale, nel caso in cui sia in oggetto un eventuale posizione di vantaggio dell’ente comunale; o di nessuna valenza patrimoniale, in caso riguardi la sua sola generica posizione funzionale.

Infine la Cassazione fa riferimento anche ad altri casi in cui il Comune può costituirsi parte civile in un processo al fine di far valere i suoi diritti. Questa sentenza fa ben comprendere che non solo lo Stato può prendere parte ad un procedimento penale in qualità di parte, ma questa possibilità è diritto anche degli enti locali, in specifici casi, come quello dei danni ambientali causati da terzi in modo illecito.

Articolo di Laura Egidi

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