tratto da lasettimanagiuridica.it

TAR Lazio 1729/2021

Il proprietario e residente in un immobile sito nelle immediate vicinanze a quello sul quale sono in corso le opere di sopraelevazione, è titolare di una posizione differenziata dal resto della cittadinanza e giuridicamente qualificata per richiedere l’accesso agli atti autorizzativi dell’intervento costruttivo in grado di pregiudicare i suoi diritti di proprietario.

Il rapporto di vicinato costituisce “di per sé un legittimo interesse concreto ed attuale, tale da giustificare l’accesso agli atti amministrativi della pratica del proprietario adiacente / viciniore. Sussiste, infatti, una stabile situazione di collegamento giuridico con l’immobile oggetto di trasformazione urbanistica. Pertanto, il vicino ha un interesse legittimo a tutelare le proprie situazioni giuridiche ed economiche, pur se potenziali, dai rischi derivanti dalle nuove opere realizzate dal controinteressato o anche alla semplice volontà di far rispettare le leggi e i piani urbanistici.

Inoltre, non c’è violazione del diritto alla privacy sussistendo l’interesse concreto, personale ed attuale ad accedere al permesso edilizio del vicino” (T.A.R. Valle d’Aosta , Sez. I , 15/03/2017, n. 12).

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