tratto da lentepubblica.it

Disponibile la nota sintetica redatta dall’UPI (Unione Province d’Italia) sui principali contenuti della Legge di bilancio per il 2023 per le Province.


La manovra economica, che ogni anno rappresenta il momento più importante per il Paese dal punto di vista normativo, ha per quest’anno un valore complessivo pari a 35 miliardi di euro.

Sono parecchie le novità definite nel testo della Manovra 2023 dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Tra i vari Enti interessati dalle modifiche apportate dalla manovra finanziaria troviamo anche le Province italiane: ecco quali sono le misure che le interessano da vicino.

Legge di Bilancio 2023: le misure di interesse per le Province

L’UPI (Unione Province d’Italia) ha così diffuso una  nota sintetica  sui principali contenuti della Legge di bilancio per il 2023 (legge 29 dicenbre 2022, n. 197) d’interesse delle Province.

Eccole in breve qui di seguito.

Per tutte le misure vi rimandiamo al testo completo della nota sintetica alla fine di questo articolo.

Contributi per la maggiore spesa per energia e gas

Nuove risorse in favore di Comuni, Province e Città metropolitane per fronteggiare le maggiori spese che gli enti locali devono affrontare per garantire la continuità dei servizi locali, a seguito degli aumenti dei prezzi di gas ed energia dopo la fine dell’emergenza epidemiologica.

Emolumento accessorio una tantum

L’articolo 62 incrementa di 1 miliardo di euro, per il solo 2023, gli oneri posti dalla normativa vigente a carico del bilancio dello Stato per la contrattazione collettiva nazionale per il triennio 2022–2024 e per i miglioramenti economici del personale statale in regime di diritto pubblico.

Per il personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale i predetti oneri, da destinare alla medesima finalità, sono posti a carico dei bilanci delle amministrazioni stesse.

Misure per fronteggiare l’aumento del costo dei materiali per le opere pubbliche

Disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici attraverso un incremento delle risorse finanziarie a disposizione.

Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l’altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC

Disposizioni in materia di revisione prezzi

Disposizioni finalizzate, da un lato, a semplificare le procedure di pagamento dei crediti maturati in conseguenza del caro materiali, dall’altro, a disciplinare un nuovo meccanismo di compensazione a favore delle stazioni appaltanti, che, in conseguenza dell’obbligatorietà delle clausole di revisione prezzi, si vedessero costrette al pagamento di somme maggiorate di un importo superiore al 10 per cento del valore contrattuale.

Sisma Italia Centrale 2016

Proroga di una serie di termini in scadenza al 31 dicembre 2022, relative (quasi esclusivamente) ai territori colpiti dagli eventi sismici iniziati in Italia centrale il 24 agosto 2016.

In particolare sono previste:

  • la proroga fino al 31 dicembre 2023 dello stato di emergenza e della gestione straordinaria
  • disposizioni in materia di personale e per la Struttura di missione antimafia per la ricostruzione
  • un finanziamento per garantire lo sviluppo delle piattaforme informatiche del Commissario straordinario per la ricostruzione
  • disposizioni per la sospensione delle rate dei mutui e norme di natura fiscale
  • disposizioni per lo smaltimento dei rifiuti urbani e lo stoccaggio e il recupero delle macerie e dei rifiuti da costruzione e demolizione
  • agevolazioni per le utenze
  • esclusione, anche per il 2023, di immobili distrutti o inagibili a fini Isee.

Conguaglio finale a seguito di certificazione ristori Covid

Infine l’articolo 139 interviene sulle modalità per la verifica a consuntivo della effettiva perdita di gettito e dell’andamento delle spese degli enti locali nel biennio 2020 e 2021 – che ha consentito agli enti, sulla base di periodiche certificazioni, di beneficiare dei contributi del Fondo per l’esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali (c.d. Fondone Covid) – ai fini dell’eventuale conseguente regolazione dei rapporti finanziari tra Comuni e tra Province e Città metropolitane, con conseguente eventuale rettifica delle somme originariamente attribuite.

Nessun tag inserito.

Torna in alto