Sottoscritto da Aran e sindacati in via definitiva il testo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area dirigenziale delle Funzioni centrali per il triennio 2019-2021. Il nuovo contratto entra definitivamente in vigore sin da subito con effetto su circa 6.200 tra dirigenti pubblici e professionisti delle Amministrazioni centrali. Previsti aumenti medi del 3,78%, alcuni destinati a retribuzione di risultato. Le amministrazioni potranno inoltre riconoscere ulteriori incrementi fino allo 0,22% del monte salari con destinazione vincolata a retribuzione di risultato. Il Contratto collettivo pone l’attenzione sulla graduazione della retribuzione accessoria, che dovrà considerare oltre i risultati raggiunti in relazione agli obiettivi fissati.
Naddeo specifica: «Oltre a prevedere incrementi significativi, contiene elementi di grande innovazione, quali il mentoring e la valorizzazione della retribuzione di risultato. Il nostro prossimo obiettivo, per cui stiamo già lavorando a ritmo serrato, è arrivare entro Natale alla firma del contratto della dirigenza delle Funzioni locali».
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