Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, durante le question time del 15 dicembre 2021, rispondendo al quesito sul lavoro agile e i lavoratori fragili.
“Il Consiglio dei ministri ha prorogato al 31 marzo 2022 lo stato di emergenza …. è’ stata prevista l’adozione rapida di un decreto interministeriale per individuare le patologie croniche in presenza delle quali, fino alla fine di marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, in modalità agile”. Con questo provvedimento, in particolare, si uscirà da un cono d’ombra in cui hanno trovato riparo molte situazioni non necessariamente connotate da condizioni di rischio particolarmente grave – aggiunge il ministro – e saranno definite chiaramente le condizioni al ricorrere delle quali il lavoratore sarà preferibilmente impiegato in modalità agile sulla base dei contratti di lavoro. Voglio comunque ribadire anche in questa occasione che le amministrazioni hanno già la massima libertà di raggiungere i livelli di lavoro agile che vogliono e che reputano più idonei a raggiungere i massimi livelli di efficienza e di efficacia della propria azione, senza alcun limite minimo o massimo che ne ingabbi la capacità organizzativa”.
Nel DL di porssima emanazione è stata infatti prevista l’adozione di un decreto interministeriale per individuare le patologie croniche in presenza delle quali, fino alla fine di marzo 2022, la prestazione lavorativa è normalmente svolta, in modalità agile.
Con questo provvedimento saranno definite chiaramente le condizioni al ricorrere delle quali il lavoratore sarà preferibilmente impiegato in modalità agile sulla base dei contratti di lavoro.
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