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ATTO CAMERA
MOZIONE 1/00302
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 276 del 11/12/2019
Abbinamenti
Atto 1/00306 abbinato in data 08/01/2020

Atto 1/00309 abbinato in data 08/01/2020

Atto 1/00310 abbinato in data 08/01/2020

Firmatari
Primo firmatario: D’ALESSANDRO CAMILLO

Gruppo: ITALIA VIVA

Data firma: 11/12/2019

Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario
Gruppo
Data firma
LIBERI E UGUALI
11/12/2019
MOVIMENTO 5 STELLE
11/12/2019
PARTITO DEMOCRATICO
11/12/2019
FORZA ITALIA – BERLUSCONI PRESIDENTE
14/01/2020
LEGA – SALVINI PREMIER
14/01/2020
FRATELLI D’ITALIA
14/01/2020
ITALIA VIVA
11/12/2019
ITALIA VIVA
11/12/2019
ITALIA VIVA
11/12/2019
ITALIA VIVA
11/12/2019

 

Stato iter: 
IN CORSO
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE
08/01/2020
ITALIA VIVA
 
INTERVENTO PARLAMENTARE
08/01/2020
MOVIMENTO 5 STELLE
FRATELLI D’ITALIA
PARTITO DEMOCRATICO
 
INTERVENTO GOVERNO
08/01/2020
SOTTOSEGRETARIO DI STATO – (INTERNO)
Fasi iter:
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 08/01/2020
DISCUSSIONE IL 08/01/2020
RINVIO AD ALTRA SEDUTA IL 08/01/2020
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/01/2020
ATTO MODIFICATO IL 14/01/2020
ATTO MODIFICATO IL 15/01/2020
Atto Camera

Mozione 1-00302

presentato da
D’ALESSANDRO Camillo
testo presentato
Mercoledì 11 dicembre 2019
modificato
Martedì 14 gennaio 2020, seduta n. 288
La Camera,
premesso che:
nella seduta di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea del 9 ottobre 2019 è stato sollevato il caso dell’ormai drammatica situazione di carenza di segretari comunali che rischia di paralizzare lo svolgimento dell’ordinaria attività amministrativa e il buon andamento degli uffici pubblici in numerosissimi comuni, assumendo i caratteri di una problematica di portata nazionale, in quanto vi sono regioni in cui più del 50 per cento dei comuni risulta sprovvisto di tale figura;
 
ripetutamente, e in diverse sedi istituzionali, l’Anci ha sottolineato al Governo, al consiglio direttivo dell’Albo dei segretari comunali e provinciali, nonché in Conferenza Stato-città, l’emergenza che riguarda, soprattutto, i segretari di fascia C in molti ambiti regionali e nei comuni colpiti dai più recenti eventi sismici;
 
il corso-concorso «Coa 6» del 2017 è ancora solo alla conclusione della fase preselettiva e l’indizione di un nuovo concorso «Coa 7» è anch’esso in fortissimo ritardo. Tale lentezza aggrava ulteriormente la carenza negli organici e amplifica l’attuale lunghezza della procedura di reclutamento del corso-concorso, circostanza che evidenzia, ancor di più, come il concorso «Coa 6», attualmente in espletamento, che porterà all’inserimento di 224 nuovi segretari comunali, non possa ritenersi idoneo a ovviare alle più ampie e strutturali carenze che caratterizzano attualmente la categoria;
 
si continua a registrare un crescente fabbisogno di segretari comunali e le procedure concorsuali di cui sopra non soddisferanno, se non in minima parte, il fabbisogno delle sedi oggi vacanti, posto che, su tutto il territorio nazionale, solamente il 40 per cento degli enti locali risulta dotato di un segretario comunale e nei piccoli comuni le sedi vacanti sono più di 1.400, a fronte di un trend che vede il numero di segretari comunali ridursi, dal 2010 a oggi, di circa 700 unità;
 
le carenze di segretari comunali verranno pure ulteriormente aggravate dai pensionamenti anticipati consentiti da «quota 100», i quali aumenteranno in maniera assai preoccupante il trade-off negativo che continua a registrarsi nel turn over dei segretari comunali;
 
tale drammatica situazione rischia di provocare una seria paralisi dell’attività amministrativa e la messa in discussione della stessa figura dei segretari comunali, i quali, oltre a interpretare un ruolo fondamentale nella preparazione ed esecuzione delle deliberazioni del consiglio e della giunta, espletano funzioni che assumono un valore strategico per la stessa azione amministrativa dell’ente, nonché per l’attività negoziale e contrattuale dello stesso, con inesorabili riflessi sul funzionamento dello stesso, in termini di efficacia ed efficienza;
 
soprattutto i piccoli comuni risultano spesso sprovvisti di segretari comunali per via del fatto che questi ultimi rifiutano la sede vacante, per ragioni di distanza dalla sede lavorativa o perché non di loro gradimento, lasciando pertanto detti comuni senza una figura essenziale al loro stesso funzionamento, con riflessi sul complesso delle attività degli enti locali – sia in termini di servizi che di prestazioni – e andando a incidere sul tessuto socioeconomico del territorio, condizionando la stessa capacità dell’ente di ottemperare ai programmi di sviluppo nazionale stabiliti a livello centrale e, sostanzialmente, bloccando anche le più basilari facoltà gestionali dei comuni;
 
del tutto necessario appare un intervento sulla normativa dettata in materia di segretari comunali;
 
l’urgenza di far fronte alla carenza di segretari comunali, soprattutto per quanto concerne i piccoli comuni, rende indispensabile il vaglio di forme ulteriori di reclutamento dei segretari comunali rispetto al corso-concorso, come la previsione della possibilità, per i piccoli comuni, di ovviare al perdurare della mancanza di segretari comunali, attingendo da personale qualificato della pubblica amministrazione,
impegna il Governo:
1) ad assumere iniziative urgenti per affrontare e gestire la grave carenza di segretari comunali sopra descritta e, in particolare, a valutare con la massima urgenza un’iniziativa normativa che miri a superare e correggere le criticità del corso-concorso, attraverso una semplificazione e velocizzazione delle procedure selettive;
 
2) ad adottare iniziative per individuare, in via temporanea, figure che possano garantire la reggenza delle sedi vacanti sopperendo al perdurare della mancanza di segretari comunali, da reperire tra personalità qualificate interne alla pubblica amministrazione, in modalità tali da garantire l’effettiva copertura delle carenze e la continuità della prestazione, e tra coloro che abbiano svolto le funzioni di vice segretario comunale presso enti locali e siano in possesso dei titoli di studio richiesti dalla normativa;
 
3) a valutare la possibilità per i piccoli comuni di adottare le iniziative di competenza affinché la spesa per i segretari comunali sia posta a carico del bilancio del Ministero dell’interno;
 
4) ad assumere iniziative volte al potenziamento degli organici dei segretari comunali, anche attraverso la partecipazione al corso per gli attuali idonei, e prevedendo al contempo che i vice segretari comunali, laddove nominati, operino in costante raccordo con i soggetti titolari.

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