Licenziabile il dirigente che non raggiunge gli obiettivi
di Vincenzo Giannotti
“La Cassazione prova a spiegare meglio il confine tra responsabilità dirigenziale e disciplinare (si veda anche il Quotidiano degli enti locali e della Pa del 31 ottobre 2017). Il problema maggiore nasce, infatti, dal licenziamento disposto per «inosservanza delle direttive imputabili al dirigente» che potrebbe, a primo acchito, far pensare a una responsabilità di tipo prevalentemente disciplinare. Secondo, invece, la Cassazione, con la sentenza n. 11161/2018) questa inosservanza potrebbe rientrare a pieno titolo in quella dirigenziale, tutte le volte che la violazione delle direttive ricevute sia direttamente collegata al raggiungimento del risultato programmato rispetto a quello realizzato. In quest’ultimo caso il dirigente, dimostrandosi inadatto allo svolgimento delle mansioni di particolare rilevanza per l’ente, potrebbe essere revocato dal suo incarico fino, nei casi di gravità maggiore, a disporne il recesso dal rapporto di lavoro.”
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