tratto da La Gazzetta degli enti locali del 10.10.2016

Riforma dirigenza pubblica: la sintesi delle osservazioni dell’UNSCP

Con annessa conclusione della panoramica dei documenti consegnati in Commissione Affari Costituzionali dalle più rilevanti organizzazioni in merito al testo di riforma

L’Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali (UNSCP) ha preso posizione sullo schema di decreto in materia di riforma della dirigenza pubblica: il documento completo con l’analisi dello schema di decreto e le richieste dell’Unione è stato depositato nelle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato dove l’Unione è convocata in audizione (documento disponibile qui).

Quali sono gli elementi più rilevanti contenuti nel documento  il documento? Ecco una rapida sintesi in punti.

Sullo schema di decreto in generale:

– lo schema di decreto delegato contrasta con la legge delega: dai ruoli agli elenchi di dirigenti;

– le differenze generali fra la Delega e lo schema di Decreto sulle previsioni relative ai Segretari e al Dirigente Apicale;

– osservazione sull’inserimento dei Segretari nelle dotazioni organiche degli Enti Locali.

Con riferimento alla figura del Dirigente Apicale:

– i requisiti professionali per il Dirigente Apicale: l’assenza nello schema di decreto di previsioni specifiche e la necessità di introdurli;

– la nomina del Dirigente Apicale: la necessità di introdurre la preselezione;

– sull’obbligo di conferire l’incarico di Dirigente Apicale esclusivamente a Dirigenti di Ruolo e sulla inammissibilità di ricorso a Dirigenti a contratto ex art. 110 d.lgs. n. 267/2000;

– necessità di chiarire meglio nel decreto che le funzioni di dirigente apicale non possono essere svolte dai Responsabili degli Uffici e dei Servizi;

– l’ancoraggio del Dirigente Apicale (e di tutta la dirigenza) ad un sistema istituzionale nazionale, la disciplina del diritto all’incarico e il nodo dello spoils system;

inammissibile qualunque ipotesi di decadenza dall’incarico di Dirigente Apicale al termine del periodo transitorio.

All’interno del documento si approfondiscono inoltre i seguenti temi

– la disciplina dei Segretari privi di incarico nella fase di assorbimento nel Ruolo dei Dirigenti;

– la possibilità di collegare la definizione di requisiti professionali per l’incarico di Dirigente Apicale alla possibilità di costituire Sezioni Speciali nei Ruoli;

– la disciplina dei Segretari iscritti in fascia C che ricevano l’incarico di Dirigente Apicale ai fini dell’iscrizione nel Ruolo;

– la disciplina applicabile fino alla definizione dei nuovi requisiti professionali e all’entrata in funzione a regime del nuovo modello;

– la possibilità negli enti locali di minori dimensioni di stabilire forme di coordinamento fra i Dirigenti Apicali dei Comuni aderenti ad Unioni.

Sempre con riferimento allo schema di decreto in materia di dirigenza pubblica completiamo il quadro dei punti di vista aperto venerdì scorso (e proseguito ieri) con i documenti consegnati in Senato nel corso delle audizioni sulla riforma: oggi disponibili quelli di UNADIS (Unione nazionale dei dirigenti dello Stato) e di CODIRP (Confederazione dirigenti della Repubblica).

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