Il Ministero dell’Ambiente ha diffuso una nota esplicativa sui rifiuti da costruzione e demolizione provenienti da utenze domestiche.
Il D. Lgs 116/2020, nel recepire le direttive UE sull’economia circolare (2018/851) ha escluso i rifiuti da costruzione e ricostruzione dal novero dei rifiuti urbani.
Basandosi su alcune espressioni contenute nella direttiva originaria, il Ministero afferma che i rifiuti derivanti da attività di costruzione e demolizione fai da te effettuate nell’ambito del nucleo familiare, pur rientrando nel capitolo 17 dell’elenco stabilito dalla decisione 2014/955/UE, possono essere gestiti nell’ambito del servizio pubblico e quindi conferiti presso i centri di raccolta di rifiuti urbani, per un più coerente avvio alle operazioni di preparazione per il riutilizzo.
Rimane invariata anche la disciplina dei rifiuti da costruzione e demolizioni derivanti dall’intervento in ambito domestico di imprese artigianali.
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