tratto da lentepubblica.it

Dal 1° Gennaio 2021 gli obblighi normativi dettati dalla ARERA in fatto di Trasparenza Rifiuti raggiungono tutti gli attori istituzionali: le nuove regole riguarderanno da vicino anche i Piccoli Comuni, finora esentati.


Ricordiamo, infatti, che ARERA già dallo scorso anno ha varato delle rilevanti disposizioni normative che hanno modificato il quadro relativo alla gestione dei rifiuti.

Le nuove regole definiscono i corrispettivi TARI da applicare agli utenti nel 2020-2021 gli obblighi di comunicazione.

In relazione a questa porzione normativa, con la nuova Delibera Arera 444/2019/R/rif l’Autorità impone a Comuni e gestori la pubblicazione dei contenuti minimi obbligatori da riportare sui siti internet istituzionali.

Se, comunque, finora erano stati solo i Comuni di grande e media ampiezza demografica ad essere interessati dalle novità normative, adesso tocca anche ai Piccoli adempiere agli obblighi.

Anche i Piccoli Comuni devono rispettare gli obblighi normativi di Trasparenza Rifiuti

Infatti dal 1° gennaio 2021 la delibera 444/2019  ARERA, che dallo scorso 1° luglio impegna i comuni superiori e le aziende di gestione che servono territori di tale dimensione demografica, ha esteso l’obbligo della trasparenza relativa alla gestione del ciclo dei rifiuti anche alle municipalità minori.

Così adesso anche i Piccoli Comuni, attraverso apposito link e dalla homepage dei propri siti web istituzionali, dovranno consentire agli utenti di accedere alla sezione “Trasparenza Rifiuti”.

La volontà del legislatore è quella di costruire in tal modo uno spazio omogeneo, per l’intero territorio italiano, circa la comunicazione dei cosiddetti “contenuti informativi minimi“.

Al personale dell’Ente è affidato il compito di popolare e ordinare la sezione Trasparenza con le comunicazioni della ARERA, oltre che con i contenuti di cui dispone e/o con quelli ricevuti dai gestori.

Per il legislatore quest’attività potrebbe generare ricadute positive sull’efficienza stessa del servizio, consentendo politiche ambientali efficaci proprio in virtù di una cittadinanza meglio informata e più consapevole.

Tuttavia, per quanto apprezzabile, l’iniziativa dell’Autorità potrebbe rappresentare per gli uffici dei comuni di ridotte dimensioni demografiche, un carico di lavoro non adeguato alle risorse materiali e immateriali di cui dispongono.

Tenendo anche conto che oltre al rispetto della Trasparenza, si rende necessario osservare tutte le norme e gli indirizzi in fatto di digitalizzazione.

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