tratto da lentepubblica.it

Alle risorse del PNRR si possono aggiungere 4-500 milioni di fondi strutturali UE: ecco quante risorse verranno utilizzate e come saranno ripartite per la riqualificazione del Personale della Pubblica Amministrazione.


A fornire i numeri è stato uno studio sui cambiamenti della Pa, realizzato da “Il Sole 24 Ore” in collaborazione con il Dipartimento della Funzione pubblica.

In particolare il Focus è stato dedicato al rilancio della formazione dei dipendenti pubblici, snodo fondamentale per la «transizione amministrativa» necessaria all’attuazione del PNRR.

Pubblica Amministrazione: risorse per riqualificazione del Personale

La nuova disciplina è quella modificata da ultimo dal decreto sul reclutamento nella Pa, il DL 80/2021 la cui conversione in legge è finita in Gazzetta Ufficiale agli inizi di agosto.

L’obiettivo è quello di fluidificare i percorsi di crescita professionale per provare anche ad aumentare l’attrattività del pubblico impiego, il provvedimento ha modificato le regole per le progressioni economiche («orizzontali») e di carriera («verticali»).

L’idea è quella di incentivare la partecipazione dei dipendenti alle attività di formazione anche attraverso la previsione di requisiti necessari a ottenere i diversi tipi di progressione.

Secondo i dati inseriti nello studio la Pa conta 3 milioni di dipendenti pubblici, con percentuali di laureati (poco più del 30%) e specializzati (meno del 5% con formazione post lauream) molto migliorabili.

Restano scarsi gli investimenti qualitativi e quantitativi nelle attività formative (48€/ p.capite).

La formazione è irrilevante per gli avanzamenti di carriera e salariali (se non in parte residuale). E l’offerta formativa non è in linea con le politiche di sviluppo sostenibile.

I numeri

Qui di seguito la sintesi dei numeri delle risorse espresse in questo interessante studio.

Istruzione e formazione. 139 Milioni

La prima linea di investimento del Pnrr per le competenze nella Pa.

  • Il Pnrr investe 139 milioni nella formazione individuale dei dipendenti pubblici. Articolando la spesa lungo tre dimensioni: finanziamento dell’offerta, attraverso la messa a disposizione di opportunità formative digitali e non, lungo gli assi strategici di riforma, per tutta la Pa; finanziamento della domanda dei singoli enti; finanziamento della domanda individuale attraverso logica di voucher formativi.

Il sistema dei voucher. 125 Milioni

Si aggiungono le risorse destinate ai voucher formativi.

  • Per tutti gli ambiti formativi più specialistici una delle novità più importanti e la fetta più grande (125 milioni) dei 139 milioni investiti dal Pnrr sulla formazione dei dipendenti pubblici sono voucher formativi. Con un valore medio di 500 euro ciascuno per almeno 250.000 dipendenti pubblici, da poter utilizzare per arricchire la propria formazione, in coerenza con le sfide del ruolo e gli obiettivi individuali ed organizzativi.

Corsi online. 10 milioni

Inoltre queste risorse rappresentano la dote per i Mooc, corsi online sulle nuove competenze.

  • Altri 10 milioni andranno ad almeno 100 Massive Online Open Courses (Mooc) sulle nuove competenze. Un approccio innovativo e scalabile che consente di raggiungere un’ampia platea di beneficiari. La scelta degli ambiti di competenza su cui investire è legata alle priorità del Pnrr (transizione digitale, transizione green, transizione amministrativa) e sulle competenze manageriali tecniche.

Comunità di pratica. 4 Milioni

Invece queste risorse riguardano le 20 comunità di pratica di dirigenti pubblici.

  • Il Pnrr investe sulla dirigenza pubblica attraverso lo sviluppo di quadri interpretativi e schemi di intervento comuni e la condivisione di casi di successo e scambi di esperienze. Con una dote di 4 milioni vengono costituite 20 Comunità di Pratica, ciascuna pensata per ampi gruppi di 100-150 dirigenti provenienti da amministrazioni diverse, ma appartenenti alla stessa filiera di policy per accompagnare il Pnrr.

Enti locali e organizzazione. 350,9 Milioni

Infine ecco la seconda linea di investimenti Pnrr sul capitale umano della Pa.

  • La seconda linea di investimento per il capitale umano della Pa punta sullo sviluppo delle capacità nella pianificazione, organizzazione e formazione strategica della forza lavoro. Vale 350,9 milioni e si concluderà entro la prima metà del 2026. Con queste risorse si intende finanziare progetti di cambiamento organizzativo promossi dagli enti locali.

Il testo completo dello studio

A questo link potete consultare il testo completo dello Studio pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.

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