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I vincoli conformativi del piano regolatore non decadono dopo 5 anni
di Pippo Sciscioli
I vincoli che derivano dal piano regolatore generale che decadono dopo cinque anni dall’approvazione di quest’ultimo sono solo quelli che incidono su beni determinati e appartenenti a soggetti individuati, assoggettandoli a espropriazione o comportandone l’inedificabilità.

In questi casi, i vincoli vanificano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, rendendolo inutilizzabile rispetto alla destinazione naturale e diminuendone in modo significativo, di fatto, il suo valore di scambio.

Per reiterarli dopo la decadenza (al fine di realizzare ad esempio un’opera pubblica), il Comune è tenuto ad attivare un complesso procedimento di variante allo strumento urbanistico, adeguatamente motivato in relazione all’assoluta necessità e inevitabilità.

Al contrario, non sono assoggettati ad alcuna decadenza temporale i vincoli conformativi, generali ed astratti, che assegnano alla generalità di beni e appartenenti a tutti i proprietari di suoli ricadenti sul territorio comunale (e non dunque solo ad alcuni ben individuati), la relativa tipizzazione urbanistica, quale per esempio la destinazione a verde urbano o a impianto sportivo.

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